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Molte persone alle prese con le problematiche associate all’accumulo di liquidi ed ai ristagni nei tessuti, come ritenzione idrica, gonfiore e cellulite intraprendono diete dimagranti e detox, spesso molto restrittive e costituite da soli centrifugati e bevande che si suppone debbano drenare i liquidi ma che non riescono davvero a contrastare il problema, in quanto l’accumulo di liquidi nel corpo è patologico ed è dovuto ad una forbice di fattori che vanno ben oltre l’alimentazione: dalla sedentarietà, allo stress, al poco esercizio fisico, ad un cattivo funzionamento di fegato, reni e altri organi depuratori del corpo, della circolazione sanguigna e linfatica, alla disidratazione, i ristagni edematosi sono correlati sì al gonfiore e all’aumento di peso, ma non possono essere risolti con diete restrittive e mirate al dimagrimento e al perdere chili, in quanto non è detto che la perdita di peso risolva le disfunzionalità che causano i ristagni e le difficoltà incontrate dall’organismo nell’eliminare le tossine in eccesso.
Curare l’alimentazione per contrastare ritenzione idrica e cellulite è sì fondamentale, ma deve essere fatto con criterio, di modo da risolvere a monte il cattivo funzionamento del sistema linfatico che alla lunga potrebbe portare a problematiche ben più gravi, e depurare l’organismo, consentendo di riprendere la sua naturale funzione detossinante. Una dieta drenante è dunque una dieta che aiuta ad eliminare i liquidi in eccesso e le tossine dai tessuti corporei, che contribuisce a smaltire i grassi o ad evitare che questi si accumulino nei tessuti, causando l’infiammazione delle cellule che porta poi alla cellulite, e soprattutto che stimola e protegge anche gli organi depuratori. Il drenaggio dei liquidi ed il corretto funzionamento degli organi che si occupano dell’espulsione delle tossine è fondamentale per evitare l’insorgenza di inestetismi e problematiche come ritenzione idrica e cellulite, in quanto un fegato intasato impedisce ad esempio l’espulsione di tossine e scorie dall’organismo.
È importante dunque con la dieta drenante assicurarsi di inserire e prediligere alimenti che favoriscano il drenaggio, la diuresi, e che migliorino la funzionalità del microcircolo, diano tonicità ai muscoli responsabili della circolazione linfatica, e siano benefici per fegato, reni e salute della pelle.
Come abbiamo detto, una dieta contro la ritenzione idrica e la cellulite non deve essere una dieta dimagrante volta a perdere peso, ma piuttosto un piano alimentare che tenga conto delle proprie abitudini scorrette e miri a correggerle, puntando allo stimolare il sistema linfatico, l’attività di fegato e reni, la diuresi, così da favorire l’eliminazione dei liquidi in eccesso che per diverse cause ristagnano nei tessuti e scorie e tossine dall’organismo. I ristagni di liquidi impediscono infatti il dimagrimento, in quanto non consentono di liberarsi di scorie che dovrebbero essere eliminate, andando ad influire sul metabolismo, in quanto il corpo riceve nutrimento ma non riesce a liberarsi dello scarto per via di un cattivo drenaggio.
Una dieta drenante non deve essere dunque necessariamente troppo rigida, ma seguire delle regole generali, con l’accortezza di evitare alcuni cibi dannosi per questo tipo di problematiche ed integrarne altri che siano drenanti, antinfiammatori e diuretici. La dieta drenante deve essere bilanciata a livello di proteine e grassi, e non necessita l’eliminazione di una classe di cibi in toto. Tutti i nutrienti devono essere assunti, ed è importante consumare tre pasti al giorno, includendo anche degli snack.
Una dieta anticellulite non richiede quindi di saltare i pasti, ma di capire quali sono gli errori che normalmente si commettono e provare a cambiare le proprie abitudini per migliorare la funzionalità del sistema linfatico. All’interno dei pasti devono quindi esserci tutti i nutrienti: è bene iniziare il pasto mangiando della verdura cruda, e proseguendo con un piatto completo, che comprenda proteine, carboidrati e verdure, sia per pranzo che per cena.
La dieta drenante e sgonfiante serve a disintossicare il corpo quando questo non è più in grado di smaltire i liquidi in eccesso, le tossine e le scorie, che si accumulano in ristagni causando diverse problematiche. Vediamo quali problemi può contrastare la dieta drenante:
La ritenzione idrica è un accumulo di acqua e tossine, provocata da una cattiva circolazione sanguigna e linfatica, ed è spesso peggiorata dalla dieta, in quanto la ritenzione idrica è peggiore nelle zone in cui generalmente si accumula il grasso, come addome, cosce e glutei, ed è legata all’aumento di peso, in quanto anche questo aumenta la ritenzione, che a sua volta provoca infiammazione e favorisce l’accumulo di grasso, in un circolo vizioso che rende difficile eliminare i liquidi in eccesso.
Il gonfiore addominale e di gambe e caviglie è una problematica che affligge moltissime persone, in particolare donne. È solitamente causato dalla ritenzione idrica, dunque da un acattivo drenaggio, da problemi del microcircolo e dalla vasodilatazione, dalla difficoltà nell’eliminare le scorie e le sostanze di scarto, che può causare disturbi intestinali e sovrappeso.
La cellulite è un’infiammazione delle cellule del tessuto adiposo causata da ritenzione idrica, sovrappeso, stress, sedentarietà, cattiva alimentazione, fattori che combinati tra loro influenzano la salute del tessuto adiposo e il funzionamento del microcircolo e della circolazione linfatica, che porta alla rottura delle cellule adipose, il cui contenuto si espande tra le cellule e richiamando acqua che comprime la circolazione e causa infiammazione.
Sebbene la dieta drenante non debba essere troppo restrittiva, è importante evitare di assumere alcune classi di cibi dannosi per il corretto funzionamento del sistema linfatico, che vanno ad infiammare le cellule ed intasare gli organi depuratori, danneggiando le funzioni vitali dell’organismo e causando ristagni, inestetismi, problemi al microcircolo.
Uno dei cibi più discussi in tal senso è il sale, un ingrediente che spesso viene utilizzato a sproposito e che aumenta la ritenzione idrica. È importante però non eradicare completamente il sale dalla propria dieta, come deve avvenire per tutte le classi di ingredienti. Il sodio è infatti un elemento molto importante per l’organismo, ma lo si ritrova in moltissimi alimenti, pertanto ridurne il consumo è essenziale per favorire il drenaggio. In alternativa, lo si può sostituire con delle spezie, ad esempio la santoreggia essiccata, un’erba sapida ricca di fosforo, potassio, calcio e vitamina A.
È importante inoltre evitare cibi processati e troppo ricchi di zuccheri, ridurre il consumo di caffè, ricco di tossine che favorisce la vasocostrizione e la cellulite, così come il fumo, i latticini ed i salumi ed insaccati, oltre che i cibi in scatola, spesso ricchi di sale.
È inoltre fondamentale eliminare alcool, bibite gasate ed energizzanti, che oltre a dare un forte apporto di calorie sono spesso ricche di caffeina, che stimola l’eliminazione del potassio, un elemento importante per il drenaggio.
In una dieta drenante non dovrebbero invece mancare cibi drenanti come frutta e verdura, che favoriscono la diuresi, la remineralizzazione, la depurazione del fegato ed il drenaggio grazie ai contenuti di minerali, vitamine e antiossidanti. In particolare, tra la frutta e la verdura con maggiore potere drenante troviamo finocchio, sedano, ananas, ciliegie, melone e cetrioli.
Questi alimenti sono molto drenanti, ed andrebbero inclusi in tutti i pasti, tuttavia possono risultare difficili da digerire, per questo è preferibile assumerli ad inizio pasto, a precedere carboidrati e proteine, che sono molto importanti per un’alimentazione completa.
È inoltre importante integrare cibi antinfiammatori come curcuma, ananas e zenzero, in quanto la cellulite è causata proprio da una infiammazione delle cellule del tessuto adiposo.
Un altro elemento molto importante è il potassio, un nutriente con una forte azione sulla ritenzione idrica. Il potassio è molto presente nel liquido intracellulare, e controlla lo scambio di liquidi tra interno ed esterno della cellula. Il potassio contrasta l’azione del sodio, che crea invece ritenzione idrica, andando a smaltire i liquidi in eccesso. Questo meccanismo viene detto bomba sodio-potassio, e diversi studi sostengono che un cattivo funzionamento di questo scambio sia causa della cellulite, in quanto un inadeguato apporto di potassio non consente di drenare efficacemente i ristagni di liquidi causati da un eccesso di sodio e dunque liberarsi di scorie e tossine.
Infine, è importante inserire nella propria dieta erbe drenanti, ovvero piante officinali che aumentano il drenaggio e supportano la depurazione di fegato e reni, come tarassaco, betulla, carciofo, equiseto ed ortica, come anche alcuni funghi medicinali.
Vi proponiamo un esempio di menù per la dieta drenante, con dei pasti equilibrati e ricchi di alimenti drenanti che, assieme all’esercizio fisico e al bere molta acqua aiuteranno a sgonfiare, a ridurre ritenzione idrica e cellulite e a depurare l’organismo.
La dieta drenante è in realtà una dieta sana ed equilibrata che tutti potrebbero seguire indefinitivamente. Rappresenta un modo per supportare l’organismo nella depurazione, e mantenendola evitare che questi problemi si ripresentino. Non solo: la dieta drenante è tonificante per il corpo, dona energia e consente il suo corretto funzionamento, favorisce la concentrazione e permette di combattere efficacemente e nel lungo tempo i ristagni di liquidi in eccesso, il sovrappeso e gli inestetismi correlati.
La dieta drenante, come abbiamo visto, non deve essere una dieta di restrizioni, ma può rimanere comunque golosa e nutriente, lasciando spazio ai dolci e agli spuntini, come ad esempio il gelato. Ve ne proponiamo una ricetta, di gelato drenante col mate, da preparare in casa e gustare per merenda.