Non ci sono Ordini!
SPEDIZIONI GRATUITE SOPRA I 35€
COUPON DI BENVENUTO 5€ "CIAO5"
La cerimonia del tè è una pratica che avvolge la preparazione e degustazione della bevanda, eseguita in modo ritualizzato di natura meditativa e religiosa, un’attività sociale e culturale ormai tradizione, fatta di norme precise e regole, di diversi paesi asiatci. Si attribuisce l’origine della cerimonia del tè alla Cina, sebbene sia stata importata assieme al tè in Giappone, dove è presto diventata una delle forme culturali tradizionali più note. La cerimonia del tè matcha o del tè giapponese è molto più rigida rispetto alla cerimonia del tè cinese, come la Gong fu cha, che sebbene si basi anch’essa su principi zen e della filosofia buddhista, rappresenta più un’occasione sociale che meditativa, e non comporta un codice di regole così assoluto.
È invece innegabile che la cerimonia del tè sia stata perfezionata in Giappone: le sue origini in Cina risalgono ai monasteri buddhisti, in quanto la leggenda narra che i monaci fossero soliti ritrovarsi per bere tè, in quanto la bevanda energizzante e stimolante che al tempo in Cina era considerata un medicinale li aiutava a rimanere svegli durante le lunghe pratiche di meditazione, ma anche a conciliare gli stati mentali. Si ritiene che siano stati i monaci giapponesi, in visita in Cina per studiare il buddhismo, a portare il tè nel proprio paese e a renderne la preparazione e la degustazione una cerimonia spirituale e rituale non solo a livello di gesti e preparazioni, ma anche di meditazione.
La codifica definitiva del Cha no yu, come viene chiamata la cerimonia del tè giapponese, avvenne ad opera del monaco buddhista zen Sen no Rikyū, nel XVI secolo, che riprendeva la tradizione fondata dai monaci che per primi avevano portato il tè in Giappone, Murata Shukō e Takeno Jōō, e lo stile wabi-cha, basato su principi di semplicità e sobrietà della filosofia zen, e sul “desiderio minimo”, che propugna come la soddisfazione sia ottenuta dalla realizzazione dei piccoli desideri.
La cerimonia del tè è un richiamo alla grazia e alla bellezza, alla contemplazione interiore, del momento e delle cose che ci circondano, fondata su quattro valori principali:
Il rispetto di questi valori è volto a spingere l’invitato ad abbandonare tutte le preoccupazioni e a ricavare, nella frenesia della giornata, un momento di pura contemplazione, di ricerca interiore, di raggiungimento della felicità spirituale, della semplicità, sobrietà ed umiltà, in una cerimonia formale in cui ogni gesto ed ogni parola assume un significato profondo, ed ogni cosa è preziosa e richiede un’attenzione particolare.
In realtà esistono diversi stili e modalità di svolgere la cerimonia del tè, che variano nella preparazione, in base alle stagioni, e agli oggetti utilizzati. Al centro, però, troviamo un elemento imprescindibile: il tè matcha.
Abbiamo selezionato oltre 700 prodotti di finissima qualità scelti tra decine di produttori sparsi in tutto il mondo. Terza Luna è il punto di riferimento per tutti gli appassionati di tè, erbe e spezie.
ENTRA NEL MONDO TERZA LUNA
Il tè matcha, o maccha (抹茶), letteralmente ‘tè sfregato’ è una tipologia di tè verde originaria della Cina imperiale, considerato uno dei tè più pregiati ed esclusivi, al centro della tradizionale cerimonia del tè. Nonostante sia originario della Cina, il matcha è considerato la bevanda simbolo del Giappone, la patria dei tè verdi, dove se ne trova la più grande produzione, in particolare nei distretti di Kyoto e Aichi. È un tè dalla storia millenaria, che viene prodotto dalle foglie di tencha, selezionate in modo certosino e lavorate con processi specifici, prima di essere macinate a pietra ad ottenere una polvere finissima di color verde brillante. È proprio la composizione in polvere a rendere il tè matcha un tè così speciale e pregiato: la polvere di matcha non viene infusa in acqua, ma preparata per ‘sospensione’, ovvero emulsionata, fino a creare una bevanda di color verde acceso che contiene molte più proprietà e sostanze nutritive rispetto ad un normale tè verde in infusione, addirittura si parla del 65% dei nutrienti contro il 35% dei tè in foglia! A differenza del tè verde, il tè matcha viene coltivato coperto negli ultimi giorni prima della raccolta delle foglie, che permette di stimolare la produzione di clorofilla e dunque di importanti sostanze nutritive.
L’origine di questo tè risale al periodo della dinastia Tang, quando le foglie di tè verde venivano prima cotte al vapore e poi pressate in delle balle o mattoncini, che venivano polverizzati, e la polvere infusa. Fu durante la dinastia Song che il metodo di preparazione della polvere di matcha mescolata all’acqua con il frullino chasen in una ciotola, la chawan, divenne popolare.
Oggi il matcha più pregiato, quello conosciuto come ‘matcha ceremonial grade’ viene prodotto in antichi stabilimenti giapponesi, da foglie tencha, quelle utilizzate per il Gyokuro, il tè verde più pregiato, ma esistono anche varietà derivate dalle foglie di tè sencha: le diverse qualità avranno note aromatiche e gusti diversi, e differiranno anche nel colore, sia della polvere che dell’infuso. Le foglie vengono raccolte una volta l’anno, a febbraio, in un’occasione che celebra la fine dell’inverno: una volta raccolte vengono selezionate e vaporizzate, e poi selezionate ulteriormente per produrre Gyokuro o Matcha. Le foglie di tencha, quelle usate per il matcha, vengono tostate e polverizzate, tradizionalmente impiegando un mortaio di pietra. Esistono infatti diversi “gradi” di tè matcha, che dipendono appunto dal tipo di foglie utilizzate, dal ‘culinary grade’, impiegato per lo più nelle ricette, al purissimo matcha da cerimonia.
Per conoscere le diverse qualità di questo straordinario tè, visitate la nostra sezione dedicata al matcha, dove oltre all’accessoristica necessaria alla sua preparazione, trovate diversi gradi di matcha, adatti sia alla cucina che allo svolgimento di una vostra personale cerimonia del tè con un matcha ceremonial grade di primo livello.
La cerimonia del tè Giapponese è chiamata Cha no yu, che significa letteralmente “acqua per preparare il tè”, spesso conosciuta anche come Chadō o Sadō, ovvero “via del tè”. Al centro di questa cerimonia vi è la preparazione del tè matcha, il tè verde per eccellenza, che viene mescolato all’acqua utilizzando il frullino di bambù, il chasen.
La cerimonia del tè non ruota meramente attorno alla preparazione e alla degustazione del tè: specialmente quella giapponese, e dunque la cerimonia del tè matcha, è un rito sociale e culturale, spirituale, soprattutto, basato sui principi della filosofia zen di armonia, rispetto, sobrietà e tranquillità, e fatto di norme, regole e fasti rigidamente codificati, una delle arti zen più importanti e perfezioniste.
La cerimonia del tè, che come detto ha origine in Cina, ha assunto nei diversi paesi asiatici forme, stili e codifiche differenti. In Giappone la cerimonia del tè viene svolta esclusivamente con la preparazione del tè matcha, ma anche in questo caso esistono diversi tipi di cerimonia, che differiscono nel tipo di tè che si prepara: nella cerimonia del tè denso (濃茶, koicha) si prepara un tè più corposo, utilizzando meno acqua e più polvere di matcha ottenuta dalle foglie più giovani delle piante più vecchie, ed è una cerimonia molto più lunga e complessa rispetto a quella del tè leggero (薄茶, usucha), in cui si utilizza polvere di matcha delle foglie più vecchie delle piante più giovani. Entrambe le cerimonie hanno delle regole molto rigide, ad esempio non è possibile utilizzare la polvere di matcha della cerimonia usucha per quella del koicha, ed addirittura si utilizzano due diversi contenitori, con nomi diversi per conservare i due tipi di tè.
Sebbene la cerimonia del tè si sia slegata dalla pratica dei monaci buddhisti, il Cha no yu è comunque un rito che richiede il massimo coinvolgimento spirituale e mentale, nonché movimenti specifici che ricordano quasi una coreografia: addirittura in Giappone si organizzano circoli e corsi per insegnare ad ospitare una cerimonia del tè.
La Cha no yu richiede ore di preparazione: l’ospite si sveglia presto al mattino, ed inizia a preparare. La cerimonia si svolge nella stanza del tè, chashitsu, che in origine era una capanna separata dall’abitazione, destinata esclusivamente alla cerimonia del tè matcha. Gli ospiti, dopo essersi lavati le mani in segno di purificazione, accedono alla chashitsu tramite una piccola porticina, che costringe a piegarsi in segno di prostrazione ed umiltà. La stanza del tè è un luogo semplice, con oggetti sobri e con un utilizzo specifico, pochi tatami, un’alcova detta tokonoma in cui viene appeso un poema o una composizione adatta alla situazione o alla stagione in cui si è, ed una creazione floreale. Il bollitore è posizionato in una buca quadrata, o su un braciere, in base al periodo dell’anno in cui si tiene la cerimonia. La stanza del tè è arredata secondo i principi zen che guidano la cerimonia del tè matcha: spogliata di ogni ricchezza, illuminata solo soffusamente, invita a liberarsi delle preoccupazioni e dell’ostentazione della vita quotidiana e a coadiuvare stati mentali di semplicità e di armonia, ad apprezzare il momento. L’attenzione ai particolari è fondamentale nella cerimonia del tè matcha, al fine di creare un ambiente confortevole, tranquillo e puro.
La cerimonia, in toto, è un processo di arricchimento per il corpo e per la mente, sia per l’ospite che per gli invitati. Una volta entrati nella stanza del tè, gli invitati si siedono, seguendo un ordine preciso, ed il teishu, l’addetto alla preparazione del tè, inizia a preparare il tè matcha, secondo movimenti ben precisi. Prima di bere il tè, gli ospiti sono invitati a mangiare un dolce, che contrasterà il sapore del matcha servito amaro. Secondo i principi di rispetto, di armonia, di contemplazione della bellezza e di etichetta, gli ospiti sono invitati ad ammirare la stanza, gli utensili e la loro bellezza, i dolci, e a complimentare il o la padrona di casa. Il tè viene servito nella chawan, e bevuto da un ospite per volta, che farà ruotare la tazza nel palmo della mano, e berrà orientando la parte della tazza col decoro verso il teishu, esprimendo la propria approvazione con suoni di gradimento. Una volta bevuto, la tazza viene lavata e passata all’ospite successivo. Quando tutti gli ospiti hanno consumato il tè, sono nuovamente invitati a maneggiare gli utensili, ad apprezzarli e a fare domande sulla loro storia.
Questi sono generalmente i pasaggi base di una cerimonia semplice, come quella dell’usucha, il tè matcha leggero: in realtà la cerimonia del tè matcha può essere molto più complessa, comprendere persino un pasto, e durare per diverse ore. In ogni caso la cerimonia del tè ambisce al promuovere un senso di unità tra gli ospiti, a liberarsi delle preoccupazioni del mondo esterno, a contemplare il momento: lo dimostra come la conversazione debba essere necessariamente incentrata sulla cerimonia stessa e sulle sue fasi.
La cerimonia del tè matcha è basata sulla necessità di creare un’esperienza pacifica e rilassata per chi la vive, e per questo è necessario che tutto sia perfetto, in particolare il tè matcha, che deve essere della migliore qualità per essere lodato dai commensali e generare gli stati mentali più equilibrati.
La preparazione del tè matcha richiede una grande cura, movimenti studiati e l’utilizzo di accessori ed oggetti specifici: se questo è già vero nella preparazione standard del matcha, per un consumo giornaliero, in cui è fondamentale almeno impiegare il chasen e la chawan, diventa fondamentale nella cerimonia del tè, la Cha no yu, in cui gli accessori ed i materiali sono parte integrante del processo, ciascuno destinato ad uno scopo, spesso intrisi di storia, richiedono di essere ammirati dagli invitati e maneggiati, lavati ed impiegati con cura.
Gli strumenti necessari devono essere funzionali, ma esteticamente piacevoli alla vista. Secondo le norme giapponesi questi sono:
Per la preparazione del matcha è necessario scaldare l’acqua a circa 80°-90°. La temperatura dell’acqua è molto importante per garantire una perfetta riuscita della bevanda e far sì che le foglie non brucino diventando amare.
Con parte dell’acqua si riscaldano la chawan ed il chasen. Successivamente si versa l’acqua nella chawan, si aggiunge la quantità di matcha prevista, misurandola possibilmente con il chashaki, il cucchiaino in bambù, e la si stempera con il chasen, con movimenti energici e regolari, formando una “M”. Sulla superficie comparirà una leggera schiuma ariosa.
Il tè matcha ha un sapore intenso, acerbo e fresco, molto originale. La sua preparazione particolare conferisce una consistenza particolare alla bevanda, che è diventata particolarmente apprezzata dagli estimatori, a dimostrazione della qua elevata qualità e del grado di complicazione della sua lavorazione. Non è un caso che questo tè sia stato scelto per la cerimonia del tè: bere tè matcha trasferisce il sapore delicato, ma intenso al palato, induce alla meditazione, alla contemplazione, ma anche ad apprezzare un sapore insolito.
L’acquisto del matcha deve essere oculato: essendo un prodotto esclusivo e pregiato, è facile trovare in commercio imitazioni e repliche a prezzi molto elevati, che non ricordano neppure il sapore originale, intendo ma dolce del vero matcha. È importante perciò valutare colore, aroma e aspetto all’infusione, nonché il gusto: molte polveri sono infatti mischiate con zuccheri e coloranti. Su Terza Luna puoi acquistare, oltre agli accessori da matcha necessari alla realizzazione di una vera e propria cerimonia del tè, anche il matcha ‘ceremonial grade’, il tipo di tè matcha più pregiato e raro impiegato nel Cha no yu, reperibile nel nostro shop di matcha online.