Non ci sono Ordini!
SPEDIZIONI GRATUITE SOPRA I 35€
COUPON DI BENVENUTO 5€ "CIAO5"
La vaniglia del Madagascar è la più nota e pregiata nella varietà Bourbon, rendendo il Madagascar il primo produttore di vaniglia al mondo, nonché primo esportatore di baccelli di vaniglia, nonostante la concorrenza di altri paesi come Tahiti e Indonesia. Oggi la vaniglia Bourbon, dove viene coltivata, può essere portata a fecondazione manualmente, ma fino al XIX secolo fu impossibile coltivarla al di fuori del suo habitat naturale, lasciando al Messico, dove l’impollinazione dei fiori avviene grazie ad un genere di ape, la Melipona, il monopolio di produzione di bacche di vaniglia.
La vaniglia bourbon del Madagascar è un prodotto estremamente pregiato per via della laboriosità della produzione e dell’incertezza delle coltivazioni da cui dipende il prezzo spesso elevato delle bacche di vaniglia, molto sensibile ai periodi di scarsità del prodotto sul mercato.
Le proprietà e i benefici derivanti dall’utilizzo delle bacche di vaniglia sono molteplici e di grande aiuto per il corretto funzionamento dell’organismo.
Per fortuna non esistono particolari controindicazioni o effetti collaterali derivanti dall’utilizzo delle bacche di vaniglia. Tuttavia, è possibile che si sviluppi una ipersensibilità alla vanillina entrando in contatto con la pelle causando reazioni cutanee simili a macchie rossastre. Molto rare sono le allergie alimentari alla vaniglia del madagascar, si manifestano piuttosto allergie derivanti dall’utilizzo della vanillina sintetica.
La vaniglia del Madagascar si presenta in bacche, o baccelli, contenenti i semi di vaniglia. Per utilizzarli, si effettua un’incisione lungo la bacca e con la punta di un coltello si grattano i semi e la polpa, che possono essere utilizzati specialmente in pasticceria ma anche in preparazioni salate o nella realizzazione di un liquore alla vaniglia bourbon. ù
Le ricette con la vaniglia del Madagascar sono innumerevoli. I semi ricavati dalle bacche di vaniglia bourbon possono essere stemperati nel latte utilizzato nella preparazione di creme e budini, oltre che nella panna per un ottimo gelato alla vaniglia del Madagascar. Dato che la Vaniglia bourbon Madagascar ha un prezzo elevato è bene utilizzarla a pieno nelle ricette per non sprecarne neppure un briciolo del suo profumo. Una volta rimossi i semi di vaniglia, il baccello di vaniglia bourbon può essere utilizzato in infusione nel latte o nei tè caldi per aromatizzarli, oppure per creare nuove ricette. Dopo questo utilizzo, la bacca di vaniglia potrà essere asciugata e lasciata essiccare in un barattolo di zucchero, per un ottimo zucchero aromatizzato alla vaniglia bourbon del Madagascar da degustare nel caffè o nelle preparazioni dolci. Dopo il primo uso, infatti, delle buone bacche di vaniglia del Madagascar conserveranno ancora il loro dolce aroma, anche se in maniera meno intensa. Una volta essiccata, la stecca di vaniglia potrà essere addirittura triturata e conservata in un barattolo ermetico, da utilizzare quando non si ha una bacca di vaniglia bourbon fresca. Per i baccelli freschi, il miglior metodo di conservazione della vaniglia bourbon è in contenitori ermetici in luoghi freschi e asciutti.
La bacca di vaniglia è il frutto della Vanilla planifolia, pianta orchidea originaria del Messico la cui produzione più pregiata oggi proviene dal Madagascar. Il termine vaniglia, significa proprio baccello. Originariamente, la bacca di vaniglia cresce da piante orchidee site in foreste tropicali umide, ma la bontà di questo prodotto ha reso la sua coltivazione diffusa, permettendo anche la coltivazione della vaniglia bourbon.
Principalmente, questa spezia deve essere coltivata in un clima caldo ed umido, e necessita di ombra e di un supporto a cui la pianta possa ancorarsi, ma è la fecondazione dei fiori il momento più importante nella coltivazione della vaniglia, che deve essere svolta nella maniera corretta. L’impollinazione va fatta manualmente su ogni fiore di vaniglia, effettuata la mattina presto dato che i fiori hanno una vita di poche ore, avvicinando lo stame con il polline allo stigma.
Molto in voga nella corte di Versailles, fu il Re Sole Luigi XIV a cercare di introdurre la vaniglia nella francese isola di Réunion, allora chiamata Bourbon in nome della famiglia reale, ma senza successo. Solo secoli dopo un ragazzino, un giovane schiavo di Bourbon, riuscì ad impollinare i fiori col metodo di impollinazione manuale che tutt’oggi viene usato. Questa scoperta fece di Bourbon il primo centro della produzione di bacche di vaniglia di altissima qualità, e al piccolo schiavo fu dato il soprannome ‘d’Albius’, per via del colore bianco dei fiori della vaniglia.
Nel Madagascar la coltura della vaniglia fu introdotta dai coltivatori di Bourbon, trovandosi le due isole a poche centinaia di km ed essendo caratterizzate da un clima similmente favorevole alla pianta della vaniglia. In breve tempo il Madagascar ha superato di ordini di grandezza la produzione di bacche di vaniglia di Bourbon.
Nonostante le disastrose condizioni climatiche che hanno danneggiato gravemente le coltivazioni di vaniglia bourbon, Terza Luna riesce ad offrirvi bacche di vaniglia Bourbon, raccolto 2020, provenienza Madagascar.
Dalle coltivazioni diffuse nell’isola del Madagascar proviene la migliore qualità di vaniglia Bourbon. Dove comprarla quindi? Su Terzaluna trovi bacche di vaniglia Bourbon in vendita online, scelte appositamente da coltivatori del Madagascar per offrirvi la migliore qualità di questo prodotto da usare nelle vostre preparazioni di pasticceria.
Le bacche di vaniglia Bourbon del Madagascar hanno un prezzo dovuto alla scarsità del prodotto sul mercato.
Il prezzo è da riferirsi ad un singolo baccello di circa 12-13 cm.
Scopri la nostra varietà di Spezie Africane Se hai apprezzato la vaniglia bourbon del Madagascar esplora la nostra vasta sezione di spezie africane online!
Terzaluna Feedaty 4.8 / 5 - 2940 feedbacks
FIORE DI VANIGLIA -Tè nero aromatizzato- Tè nero con pezzi di vaniglia Un altro g.....
Da una ricetta antica di 400 anni, proveniente dalla saggezza indiana dei Veda, riportata in luce da.....