Tè neri giapponesi: rare delicatezze da provare

Tè neri giapponesi: rare delicatezze da provare

Scopriamo i tè neri giapponesi

Tè rari, dal gusto delicato e fruttato che solo il tè nero giapponese possiede

Il Giappone non produce solo tè verdi, come molti pensano. Produce anche qualche oolong e qualche tè nero. Entrambi sono difficili da trovare, soprattutto nel mercato europeo, ma assolutamente interessanti per il gusto che la loro infusione sviluppa. Durante i nostri ultimi viaggi alla ricerca di nuovi tè da proporvi siamo rimasti affascinati da due tè in particolare: Il tè nero giapponese Yakushima bio e il Kawanabe bio. Appena abbiamo provato questi due incredibili tè neri del Giappone abbiamo capito che dovevano entrare a far parte della selezione di tè rari Terza Luna. Il loro gusto è più delicato e fruttato dei normali tè neri, qualcosa che difficilmente avrete provato prima. (P. S. ti sei mai chiesto quale sia il modod giusto di scrivere tè in italiano? Puoi scoprirlo nel nostro nuovo articolo!)

Peculiarità dei tè neri giapponesi: Yakushima e Kawenabe

Queste particolarità sono dovute a vari motivi:

  • Il cultivar dal quale i due tè provengono: “Bennifuki”
  • L’ossidazione alla quale le foglie vengono esposte non è totale ma solo parziale
  • La zona dalla quale provengono è immersa nella natura e vicina al mare

Il tè nero Kawanabe proviene dalla omonima provincia situata all’estremo sud dell’isola nipponica. Il suo infuso ha una nota fruttata che sta tra la pesca e l’uva, con accenni floreali tipo gelsomino. Il tè nero Yakushima ha un colore dorato in tazza ed è più floreale del primo, leggermente più delicato. Proviene da una piccola isola a sud di Kagoshima, dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità. La famiglia Fujiwara coltiva questo tè in un mix tra tradizione e innovazione, avendo ottenuto tutti le certificazioni bio. Entrambi i tè neri giapponesi sono biologici ed entrambi raccolti a maggio 2016.

Come preparare i tè neri giapponesi Yakushima e Kawenabe

Per la preparazione di questi tè rari consigliamo sicuramente un’acqua a basso residuo fisso (come la Sant’anna o ancora meglio la Lauretana), iniziate a provare infusioni da 2 min con 2g di foglie. Se lo trovate troppo delicato aumentate il tempo di infusione fino a 3 e poi 4 min. Scegliete dunque il tempo che più si confà ai vostri gusti. Cercate di non far diventare troppo amaro il liquido perché vi perdereste le note più floreali di questi incredibili tè neri del Giappone. Ricordate che mentre bevete dovete aspirare contemporaneamente un po’ di aria (come si fa nelle degustazioni di vino e olio), vi aiuterà a percepire le sfumature molto più intensamente.

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Terza Luna Publié par Terza Luna
Amateurs de Plantes