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La pelle è un organo speciale sempre in costante rinnovamento, è molto più di una semplice protezione in quanto è l'organo più pesante (3-4 kg) e più esteso del corpo umano (da 1,5 a 2 m²). Sempre connessa con gli altri organi, essa può anche contribuire alla trasmissione di varie disfunzioni e patologie, oltre a quelle strettamente epidermiche. Ha 3 funzioni fondamentali:
La pelle, infatti, protegge tutto il corpo da attacchi meccanici, fisici, chimici o batterici provenienti dall'ambiente esterno, grazie alle cellule, ai meccanismi immunitari e alla sua impermeabilità, alla resistenza e all’adattabilità. Essa, inoltre, ha il compito di trasmette informazioni tra il corpo e l'ambiente esterno tramite i nervi che ricevono stimoli, ad esempio, tattili e termici. Attraverso questo organo, poi, avvengono vari scambi tra il corpo e l'esterno: infatti la pelle è coinvolta in meccanismi complessi come il controllo della temperatura corporea (attraverso l'eliminazione del calore e l'evaporazione del sudore grazie alle ghiandole sudoripare), l'eliminazione delle sostanze dannose e la sintesi della vitamina D. Per questo è fondamentale prendersene cura con prodotti e rimedi naturali. Sono molti gli argomenti e i trattamenti dei quali si potrebbe parlare a riguardo, ma abbiamo scelto di concentraci sui rimedi naturali per la pelle e su alcune delle tante piante che possono giovare a questo organo così importante. Scopriamo insieme questo mondo!
Argan, aloe vera, rosa mosqueta e curcuma: questi sono alcuni dei prodotti naturali per la pelle che possiamo usare per prenderci cura della nostra bellezza in modo naturale. Si tratta il più delle volte di rimedi conosciuti da secoli che meritano davvero di essere riscoperti.
Dalla rosa mosqueta del Cile, una pianta ornamentale e officinale, si ricava l’olio di rosa mosqueta, un rimedio naturale efficace contro rughe, smagliature e cicatrici. Lo si utilizza soprattutto in applicazione sulla pelle per la sua capacità di attenuare le rughe e le macchie superficiali.
L’avena e in particolare la farina di avena è perfetta come rimedio di bellezza perchè viene impiegata per realizzare scrub per il corpo, maschere per il viso, bagni allevianti e emollienti.
L’argan o argania (Argania spinosa) è l’albero del Marocco da cui si ricava l’olio di argan che è considerato uno dei più preziosi rimedi naturali a nostra disposizione per contrastare l’invecchiamento della pelle, per mantenerla elastica e per prenderci cura anche dei capelli. Con l’olio di argan si preparano impacchi e maschere di bellezza.
L’aloe vera è rinomata soprattutto per le proprietà del gel naturale contenuto nelle sue foglie che ha effetto lenitivo e rigenerante sulla pelle. Applicare il gel d’aloe vera è utile per mantenere luminosa e sana la pelle del viso e del corpo e per alleviare rossori in caso di scottature solari e prurito dovuto a punture di insetti e, inoltre, è molto utile per lenire l’acne giovanile.
Il pomodoro non è soltanto uno degli ortaggi più famosi ma è anche ottimo come rimedio di bellezza, utile per preparare, ad esempio, maschere per il viso e per il corpo, maschere esfolianti oltre che per lenire la pelle in caso di scottature solari.
Il burro di karitè è una sostanza ricavata dai semi della Vitellaria paradoxa, pianta della famiglia delle Sapotaceae diffusa in Africa. I suoi semi vengono anche chiamati per semplicità noci di karitè. Il burro di karitè si usa soprattutto per nutrire la pelle e in caso di screpolature e scottature solari.
La curcuma è una spezia dalle straordinarie proprietà curative ma è utile anche nel campo della bellezza oltre che per la nostra salute. Infatti potrete preparare l’olio di curcuma, o oleolito di curcuma, da utilizzare sulla pelle come olio di bellezza. Inoltre una serie di studi recenti mostrano che un componente attivo della curcuma, la curcumina, possa essere utilizzato come fitomedicina per trattare una varietà di malattie dermatologiche.
Per le pelli meno giovani, la novità dell’antiage è la Bacopa monieria, una pianta proveniente dalla farmacopea ayurvedica e ricca di composti che proteggono dall'azione dei radicali liberi, causa di danno ossidativo e quindi di invecchiamento. Ma in generale tutti gli estratti ricchi di antiossidanti hanno un’ottima azione antietà; per esempio quelli a base di tè verde, semi di uva, ginkgo biloba, olivello spinoso e melissa.
Ci aiutano la camomilla e la calendula! La prima (Chamomilla Recutita) ha un’azione antinfiammatoria (qui un breve riepilogo delle migliori erbe antinfiammatorie), dovuta ai flavonoidi in essa contenuti, funge anche una leggera azione antiallergica grazie alla quale aiuta a calmare le irritazioni della pelle, proteggendola dalle aggressioni esterne. Anche la calendula (Calendula Officinalis) svolge un’azione antinfiammatoria, il suo estratto è anche in grado di favorire la cicatrizzazione del tessuti poiché stimola l’attività dei fibroblasti, le cellule che assicurano compattezza ed elasticità alla pelle e la produzione di acido ialuronico, essenziale per la sua idratazione.
Ma non è tutto. Prendersi cura della propria pelle significa anche ovviare alle problematiche che potrebbero presentarsi. Quindi è utile, ad esempio, avere un disinfettante come l’olio di melaleuca o Tree Tea Oil, un antibiotico naturale efficace contro batteri, funghi e anche alcuni virus come l’Herpes symplex o anche per trattare l’acne. L’altra pianta che non dovremmo farci mancare è l’iperico (Hypericum perforatum), detto anche erba di san Giovanni perché la sua fioritura raggiunge il massimo intorno al 24 giugno. Si utilizza sotto forma di olio per trattare scottature leggere, piccole ferite, ragadi, eczemi e piaghe. L’iperico si usa anche in combinazione con l’olio di lavanda per sfruttarne le proprietà rigeneranti. Esistono, poi, molti oli essenziali con buone proprietà antisettiche. Tra questi vi consigliamo quelli di chiodi di garofano, timo, santoreggia, origano e ginepro. Inoltre, studi recenti hanno indicato che la liquirizia (ad esempio come infuso) svolge un’azione antinfiammatoria e può essere usata per trattare la psoriasi, gli eczemi e le dermatiti atopiche.
Gli oleoliti e gli oli essenziali si preparano tramite la macerazione di una o più parti di una pianta (fiori, foglie, frutti, resine, cortecce) in olio di base naturale come olio di oliva (consigliato perché contiene la vitamina E che aiuta la conservazione), l’olio di mandorle dolci (emolliente e nutriente –anche se è meglio utilizzare meno questo olio, perché comincia subito ad emanare un odore acre), l’olio di jojoba (idratante e tonificante), l’olio di crusca di riso (molto resistente all’ossidazione), l’olio di nocciolo di albicocca (ideale per pelli secche), l’olio di Rosa Mosqueta (ricco e nutriente, oltre che riparatore dei tessuti), l’olio di sesamo (migliore per le pelli grasse) olio di cocco ecc. Questi oli possono, quindi, essere utilizzati come base per la macerazione in modo da creare gli oleoliti che uniscono il principio attivo della pianta utilizzata, che sceglierete in base al beneficio ricercato, alle proprietà dell'olio base a cui è stata aggiunta. Per creare il vostro oleolito dovrete utilizzare le piante secche (ci sono delle eccezioni come l’iperico – vedi ricetta di seguito) e quindi procedere con la fase di macerazione. Esistono due tipologie di macerazione:
Gli oli essenziali costituiscono il prodotto più concentrato. Questi vengono ricavati dalle parti fiorite delle piante scelte, tramite spremitura, estrazione con solventi, enfleurage e tramite l'estrazione in corrente di vapore. Sono molto concentrati perché, per ottenere poche gocce di olio essenziale, sono solitamente necessari molti chili della parte della pianta da cui si vuole estrarre il principio attivo. Non hanno particolari caratteristiche chimiche in comune fra di loro, si tratta semplicemente di una categorizzazione convenzionale che indica miscugli di sostanze volatili ottenute distillando le piante aromatiche in corrente di vapore acqueo: si ottengono liquidi insolubili in acqua (sulla quale galleggiano come l’olio) ma solubili in alcool e olio. Vengono chiamati “essenziali” perché racchiudono l'essenza della pianta da cui sono ricavati, le proprietà, quella parte altamente volatile ed eterea che conferisce il profumo alla pianta. Essendo molto potenti, gli oli essenziali, possono anche avere specifiche controindicazioni, ad esempio, sono fotosensibili ed è quindi sconsigliato l’uso sulla pelle se ci si espone al sole.
L'oleolito di calendula ha proprietà lenitive, antisettiche, antinfiammatorie e cicatrizzanti. Vediamo come prepararlo! Lasciate essiccare al sole una manciata di fiori freschi di calendula, Versateli, poi, in un vasetto di vetro (consiglio: sterilizzate il vasetto facendolo bollire in acqua per almeno 10 minuti, fate asciugare e assicuratevi di procedere cercando di non toccare l’interno) e riempitelo con olio extravergine di oliva. La proporzione tra fiori e olio dovrebbe essere circa 1:10. Esponete il vasetto al sole per 3-4 settimane. Terminata la fase di riposo e macerazione, filtrate il tutto con una garza e conservate l'oleolito di calendula in una bottiglietta di vetro scuro.
L’Iperico ha proprietà antinfiammatorie, è un ottimo dopo-sole e per le sue capacità lenitive è utile per i dolori muscolari e reumatici, è ottimo per le bruciature come cicatrizzante e, inoltre, potrete usarlo in cucina aggiungendo qualche goccia ad un’insalata per avere un effetto antidepressivo. Attenzione: NON deve essere usato prima dell’esposizione al sole o durante, perché è foto-sensibile cioè può causare macchie permanenti sulla pelle. Come fare: Per produrre l’olio si fa uso dei fiori freschi raccolti nella notte di san Giovanni, 24 giugno (come data di massima fioritura dell’iperico!!) ma andranno benissimo anche quelli secchi. Solitamente il rapporto è 80 gr di fiori per 250 gr di olio. Per il procedimento di lavorazione attieniti alle indicazioni riportate sopra per l’oleolito di calendula ma considera che puoi macerare l’iperico anche per 40-45 giorni. Consiglio: Il barattolo va esposto al sole di giorno e riposto in casa la sera, ben protetto anche da un canovaccio o da una coperta per mantenere per più tempo il calore accumulato nella giornata. Al momento di filtrare l’oleolito, usate una carta filtro o un fazzoletto e ponetelo in un colino per evitare di far passare residui nel vasetto; il prodotto può essere usato immediatamente, e va conservato ben tappato avendo cura di non inquinarlo nel prelievo della parte necessaria all’utilizzo. Ora siete, quasi, pronti per creare il vostro oleolito, non vi resta che scegliere le piante giuste per migliorare il vostro corpo e la vostra pelle. Passate da Terza Luna per scoprire quali siano le più indicate per voi!!