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Tanti nomi, una razza: l'hennè. A seconda del Paese, ma molto spesso a seconda della regione all'interno dello stesso Paese, la tintura naturale, argomento di questo articolo, può cambiare il suo nome. Nel Mondo arabo ad esempio è conosciuto come "hennè", invece in Pakistan ed India con il termine "mehndi". Nella zona di Barcellona invece, come in tutta la Catalogna, le donne associano la parola alhena alla colorazione naturale che darà più salute ai loro capelli. La Laswonia inermis è una pianta di cui di raccolgono le foglie, si seccano, si triturano sino a ridurle in una polvere che si utilizza per i capelli o per i tatuaggi.
Prima però di immergerti nello straordinario Mondo dei capelli sani e dei suoi mille colori e sfaccettature, sarebbe giusto cominciare con un po' di storia. Armarsi quindi di pazienza e di passione, per innamorarsi, se non si è già innamorati, di una pianta dal sapore antico e dalle applicazioni di una sostanza naturale, creata per fare bene al tuo cuoio capelluto.
Sezioni d'interesse
La storia
La pianta lawsonia inermis
Henne: saper leggere l'etichetta
La giusta preparazione
Lavare o non lavare i capelli?
Quale la giusta quantità?
Coprire i capelli bianchi
Vantaggi per la chioma
La capacità coprente dell'hennè
Come prolungare l'effetto luminoso
La cassia obovata
indigofera tinctoria
il Mallo di noce
Hennè nel Mondo dello spettacolo
Tinta senza sesso né età
Le pettunature più gettonate
Pulire l'hennè
Le migliori marche commercializzate
Henne per tatuaggi
Una storia naturale
Trattasi del cosmetico più utilizzato nella storia dei popoli. Le proprietà della lawsonia erano molto note sin dai tempi più antichi. Basti pensare alla storia delle dame cinesi che si abbellivano le unghie con disegni a base di questa straordinaria tintura. Anche sui capelli della mummia di Ramses II sono stati trovati resti di questa tinta naturale, come pure gli Assiri erano soliti utilizzare l'hennè come inchiostro, per pitturare la loro pelle. Esistono inoltre tantissime ricostruzioni storiche che spiegano come questa pianta venisse trattata da svariati popoli dell'Asia come un vero e proprio talismano a protezione della salute della persona, non a caso conservato, sotto l'armatura, anche durante le battaglie. Nel corso di centinaia di anni questa tinta, proveniente direttamente da madre natura, ha assunto un valore universale come simbolo di salute e bellezza. Dopo essere stata impiegata per secoli per tinturare i vestiti, l'uso della “pianta del colore” è divenuto sempre più abituale nella decorazione del corpo e nel trattamento di bellezza dei capelli. Nel continente africano, come pure in India e in un po' tutti i popoli arabi, la lawsonia inermis viene utilizzata per impreziosire la pelle, attraverso dei disegni fantastici, che trasformano le persone in vere e proprie opere d'arte in movimento. La qualità di questo tipo di colore e la capacità di perdurare nel tempo, senza però che si depositi in maniera indelebile su pelle e capello, l'hanno premiato come elemento colorante privilegiato, protagonista di tante mode e pettinature. Sono moltissimi i luoghi in tutto l'Oriente in cui l'hennè diventa protagonista di feste e celebrazioni, emblema della bellezza, della vita e dell'allegria. I tatoo hanno origini storiche tanto antiche quanto la stessa Umanità, ricoprendo un ruolo centrale in rituali etnici e religiosi, collegati all'appartenenza ad una dato clan o ad una particolare tribù.
Gran parte delle cerimonie nuziali islamiche, indù e giudee sefardite sono centrate sulla decorazione di piedi e mani e capelli della sposa con hennè. In Marocco, dove questo tipo di riti durano tre giorni, durante il giorno che precede le nozze convoglieranno a casa della sposa le migliori amiche e parleranno e balleranno mentre una tatuatrice realizzerà preziose decorazioni su mani e piedi, impiegando sino a 4 ore a causa della difficoltà del disegno. In alcune occasioni sarà la stessa artista ad occuparsi dei capelli della sposa e della sua capigliatura, oppure cimentarsi nel complesso disegno di guanti di pizzo lungo le mani della festeggiata. Ultimato il lavoro di abbellimento, la sposa coprirà opportunamente l'opera d'arte, assicurandosi di preservarne l'integrità sino al mattino seguente, facendo molta attenzione a non rovinare nemmeno il taglio di capelli. Anche se questi rituali coinvolgono generalmente la sposa, in alcune regioni indiane, sono discretamente diffusi anche cerimonie di questo tipo che interessano anche l'uomo. Dal punto di vista culturale quindi, appare abbastanza evidente, come questa pittura naturale venga rappresenti un simbolo sotto vari punti di vista:
Credere o non credere nei colori
Tra le credenze popolari arabe incontriamo gli Yinn e le feste della tintura (Hafla al hena) incentrate entrambe sulla salute e sull'utilizzo delle polveri di questi colori per proteggere l'individuo dal malocchio. Secondo la cultura del posto, sembrerebbe che questo tipo di festeggiamenti siano particolarmente apprezzati dalle divinità che, ricambiano la gentilezza, offrendo una particolare attenzione alle donne che vi partecipano, garantendone prosperità e fertilità. Non a caso molti soggetti di questi tatuaggi fanno riferimento proprio a queste divinità. Le tatuatrici di hennè vengono a loro volta adulate e considerate dei veri maestri e punti di riferimento all'interno della comunità, pur provenendo generalmente da famiglie umili e svolgendo una vita spesso slegata dagli standard tipicamente musulmani. Queste donne infatti sono solite viaggiare da sole, lavorare generalmente di notte e fumare in pubblico, rendendo ancora più “irrazionale” questo tipo di venerazione da parte delle altre ragazze all'interno delle mura di un Mondo profondamente attaccato ai principi della propria religione.
Come sono fatti i capelli?
Le nostre amate chiome sono composte da fibra morta e da una proteina chiamata cheratina. Questa a sua volta è costituita da lunghe catene di aminoacidi che si formano grazie all'azione di elementi come carbonio, ossigeno, idrogeno, azoto e zolfo. I nostri capelli sono molto particolari, infatti basterebbe considerare che queste catene sono unite tra loro come perle di una collana, e talvolta si incrociano, collegate tra loro dai cosiddetti “collegamenti”. Questi collegamenti sono responsabili della resistenza e l'elasticità della radice di ogni capello. Ogni ciocca di capelli si compone di tre parti: la cuticola, corteccia e midollo. Il midollo è lo strato più interno del capello, però, non tutti ce l'hanno ed è più comune nei capelli folti e abbastanza grassi.
La cuticola
La cuticola è lo strato esterno più esterno dei capelli . Vi è uno strato solido caratterizzato per struttura a delle specie di piastrelle . La cuticola di una ciocca di capelli sani è presente all'interno del capello, proteggendolo da danni esterni e garantendone la giusta umidità. Per garantire la massima salute ai propri capelli quindi, dovremo badare a mantenere la cuticola del capello protetta e ben idratata, soprattutto in caso di capelli ricci o crespi.
La corteccia del cuoio capelluto
Trattasi di una grande pianta dai piccoli fiori bianchi molto profumati, solitamente diffusa nella zona più settentrionale dell'Africa, India e Medio Oriente. Caratterizzata da un intenso colore tra il marrone e l'arancio, la pianta della Lawsonia Inermis viene usata principalmente come tinta naturale. Tanto più fresca sarà questa polvere per i capelli, tanto più intensa sarà la tonalità del colore sulla tua chioma, assicurando pure una capacità di durare più a lungo. Pianta appartenente alla famiglia delle Litracee che può raggiungere un'altezza compresa tra i 2 a 7 metri. La Lawsonia predilige i climi secchi, in quanto per natura, non necessita di una grande quantità di umidità per svilupparsi. Questa pianta possiede stelo molto ramificato e spinoso, con foglie caduche di colore verde scuro, di forma a spirale ed opposte tra loro. Come abbiamo già detto, i fiori sono bianchi, ma possono essere anche gialli, dotati di 4 petali e grandi all'incirca 3 centimetri. Questi fiori si dispongono sulla pianta a gruppi e producono un profumo dolce e molto acuto. I frutti della Lawsonia maturano dopo circa 60 giorni dopo la fioritura. La bellezza della pianta è indiscutibile e non passa certo inosservata. Il contrasto tra il verde scuro del corpo della pianta e i colori delicati dei frutti ne rendono una delle creazioni della natura più riuscite, dal punto di vista dell'estetica. Purtroppo, considerate le generose dimensioni di una pianta adulta, difficilmente la si potrà conservare in casa. Famosa per tingere i capelli, attraverso la trasformazione delle foglie in polvere, questo arbusto permette di creare tantissime tonalità di colori, se combinato con altre piante o frutti. In questo modo è possibile ottenere tinte davvero naturali che non danneggiano il capello.
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L'hennè è conosciuta nel Mondo come cosmetico, ciò non toglie che possa vantare importanti proprietà mediche, merito dei principi attivi contenuti nelle foglie, nei frutti e anche nell'arbusto della pianta. La lawsonia possiede proprietà curative come emmenagogo, astringente, digestivo, antisettico, antimicrobico, antimicotico, analgesico, anti-infiammatorio, la cui efficacie è stata ampiamente riconosciuta. Questo arbusto, sorprendentemente valido dal punto di vista medico, riesce a regolare il ciclo mestruale, aiuta l'organismo a combattere infezioni, ulcere gastrointestinali, mal di testa, gola infiammata, artriti, febbre e bronchite. Risulta inoltre estremamente utile per la ricrescita di peli e capelli, risultando un ottimo prodotto naturale per contrastare l'impotenza sessuale. Si applica sia esternamente che internamente, mediante ingestione, sotto forma di infuso o tinta. Non si segnalano grandi controindicazioni, ma occorre ugualmente fare prudenza, perchè se assunta in ingenti quantità potrebbe risultare abortiva e quindi, più in generale, si sconsiglia di consumarla durante il periodo di gravidanza. Una pianta per l'estetica, se usata come prodotto per la nostra capigliatura, ma anche valida per migliorare la salute del nostro organismo, che ci auguriamo trovi sempre più diffusione, anche in Occidente.
Che l'hennè sia una un toccasana per il nostro benessere ormai non è più un mistero, ma vediamo nello specifico come, seguendo i consigli della nonna e una buona dose di saggezza popolare, potremmo utilizzare la sua polvere per preparare una maschera contro la forfora e per arginare la perdita di capelli, mischiandola con olio di semi di senape. Sembrerà strano, ma l'intruglio assicurino funzionare se lasciato agire sul cuoio capelluto per 15 minuti e poi risciacquato abbondantemente sotto acqua corrente.
Contro le emorroidi Il cataplasma di foglie di lawsonia sminuzzate risulta propedeutico al contenimento di emorragie e di infiammazioni più in generale e per questo rappresenta uno dei migliori rimedi per emorroidi. Per usufruire di questa medicina naturale bisognerà sminuzzare la pianta e collocare i vari rimasugli su di un panno e quindi applicarlo nella zona dolorante.
Lowsonia, il mal di testa caccia via Un composto di questa “fonte di colori” può essere miracoloso per far passare mal di testa e dolori mestruali. Ovviamente in questo caso sarà opportuno assumere il tutto attraverso un infuso preparato ad hoc. L'importante è assicurarsi che la sostanza che stiamo ingerendo sia 100% naturale. Ne consegue l'importanza di saper leggere l'inci della confezione. Lo stesso infuso, sotto forma di risciacqui, può essere un eccellente rimedio per le infiammazioni di faringe e trachea.
Oggi giorno possiamo incontrare tra gli scaffali dei supermercati o in vendita online svariate tinture per i capelli, capaci di assicurare una moltitudine di colori. Dobbiamo però tener molto chiaro che non tutte queste polveri sono naturali e che spesso vengono aggiunti dei prodotti chimici che possono indebolire i capelli, oltre che colorarli. In commercio esistono molti coloranti per capelli, ognuno dei quali offre differenti risultati. Il problema principale nasce però dall'ambiguità con cui molti prodotti per capelli di origine chimica si realizzano però con estratti naturali, a differenza invece dell'hennè che è una tintura interamente composta da ingredienti provenienti dalla natura. L'effetto schiarente sui capelli da parte delle tinte è determinato dall'azione del persolfato di potassio e ammonio, perossido di ammonio, dove l'ammonio si comporta come agente alcalinizzante che rilascia il colore una volta che l'agente schiarente ha rimosso la tonalità naturale del capello. L'hennè invece è una polvere risultante dalla macerazione delle foglie della Laswonia Inermis, che rilascia una colorazione rosso brillante quando si combina con un acido naturale. Gli elementi acidi che vengono generalmente usati per preservarne la naturalità del composto sono il limone e l'aceto. Risultato finale: un bellissimo hennè rosso naturale che riuscirebbe a convincere anche i più scettici.
Una tinta permanente per capelli può generare molti riflessi naturali e tonalità in tutti i tipi di capelli. Questo tipo di articoli per capelli risultano quasi scientifici nel loro operato, permettendo all'utente di raggiungere un risultato praticamente uguale rispetto a quello indicato sulla confezione, indipendentemente dalla natura del capello e dalla propria cheratina. Il colore non si perderà con il lavaggio dei capelli, ma potrà leggermente schiarirsi. Di solito, a seconda del numero di shampoo fatti e del tipo di vita, è consigliabile applicare nuovamente la tinta dopo 4 o 6 settimane. A differenza di una tintura permanente, i risultati legati all'azione dell'hennè dipenderanno completamente dalla tipologia di capello del soggetto e dal tempo di applicazione della polvere sui capelli. Quanto più tempo sarà lasciato sedimentare sulla radice del capello, tanto più sarà profonda la tonalità del rosso naturale. Anche il colore originale della tua chioma condizionerà il risultato finale e tanto più questo sarà chiaro, tanto più acceso sarà il tono del rosso. Ed è per questa ragione che si sconsiglia di adottare l'hennè puro sui capelli grigi. Ma non sarebbe corretto pensare che questa tintura naturale non possa essere utilizzata in assoluto per coprire i capelli bianchi, perchè infatti, basterà unirla ad additivi naturali, come il caffè per avere risultati più scuri e un colore finale più simile al bordeaux. Questo tipo di tinta naturale viene considerata a tutti gli effetti permanente, anche se in base alla crescita dei capelli, andrebbe regolarmente poi applicato sulle radici dei capelli.
L'importanza di saper leggere l'etichetta
Dove c'è mercato e richiesta, nascono anche raggiri e truffe, spesso a scapito della stessa salute dei consumatori. Per questo è nostro dovere informarci e imparare a scegliere i prodotti migliori, senza mettere a repentaglio la condizione fisica del nostro organismo. Saper leggere l'inci di un'etichetta è fondamentale in questo senso, perchè l'informazione è sempre la prima cura sociale contro qualsiasi malattia. Per prima cosa sospettate delle confezioni di coloranti per capelli che hanno troppi componenti. Ad esempio, nel caso dei capelli neri, per tingere degnamente l'intera chioma, basterebbe appena un ingrediente: l'indigo. Stop. In alcuni casi potrebbero essere contenute anche altre piante come il mallo di noce, capace di donare alla vostra capigliatura delle tonalità più chiare e dei riflessi molto particolari, assolutamente naturali e benefiche per il nostro cuoio capelluto. I dentini del pettine possono smettere di tremare e stare tranquilli, rimandando tutte le preoccupazioni a quelle volte in cui troverete ingredienti nocivi come il picramato di sodio (spesso indicato come sodium picramate) o il terribile PPD, detto anche para-fenilendiammina. Molti Stati, come quello canadese, stanno facendo importanti campagne per vietare la vendita di prodotti per capelli contenenti questa sostanza, ma in Europa siamo ancora un po' indietro, sotto questo punto di vista. Occhi sempre allerti sull'inci quindi, onde evitare terribili allergie o conseguenze ben peggiori che, nel lungo periodo, possono portare anche a formazioni tumorali. Purtroppo sono tantissime le erboristerie che in Italia distribuiscono questo colorante naturale sfuso, senza dare la possibilità ai consumatori finali di poter leggere l'etichetta e assicurarsi dell'assenza di veri e propri veleni come il picramato e il PPD.
L'ingrediente principale di questo elemento creato dalla natura per colorare, come abbiamo già visto, è la “laswsonia”, il quale è un tannino. Quando questa entra in contatto con acqua e limone, questa reagisce attivando i suoi pigmenti. La hennè, come la chiamano i francesi, non rappresenta soltanto un'alternativa alle tinteggiature a base chimica che possiamo incontrare sul mercato, ma in virtù della sua composizione semplice e benefica, dimostra di essere l'unica tinta che fa bene ai propria chioma. Solo rarissimi i casi di persone allergiche all'hennè, un puntino in un mare di donne che utilizzano con gratificazione un prodotto per capelli che non solo colora, ma rinforza l'intero cuoio capelluto.
Ecco tutte le fasi più importanti per fare l'hennè
Depositare 100 grammi di polvere in un recipiente che utilizzeremo come base per miscelare i vari componenti. Aggiungere un po' d'acqua lentamente, evitando che si creino grumi troppo vistosi, aiutandosi con un cucchiaio. Non bisogna esagerare con la dose di acqua, in quanto il composto dovrà rimanere cremoso e granuloso, ma mai troppo liquido o inzuppato.
Aggiungi 10 gocce di succo di limone, che servirà a fissare il pigmento del colore direttamente sul capelllo. Qualora la miscela dovesse risultare troppo fluida, si consiglia di aggiungere un tuorlo d'uovo. Coprire il recipiente con un foglio di pellicola e quindi lasciarla riposare tutta la notte, per oltre 8 ore, prima di usarla.
Lavare o non lavare, questo è il problema!
Lavare, lavare, certo che lavare. Non date retta a chi sostiene il contrario. Anzi fallo 2 volte. Un paio di passate con lo shampoo saranno sufficienti. Un suggerimento importante per migliorare il risultato finale della tintura è quello di evitare di azionare condizionatori all'interno del bagno e di utilizzare acqua fredda per sciacquare i capelli. Le chiocche della capigliatura dovranno rimanere aperte e quindi evita di usare il fon e preferisci sempre un asciugamano per seccare punte e lunghezze. Ricordatevi di disporre un asciugamano anche attorno al collo, prima di iniziare l'operazione di colorazione. L'hennè tinge e non solo i capelli, anche le magliette!!! Occhio quindi ad indossare sempre vestiti vecchi e ricoprire il pavimento con un tappeto di giornali. Utilizzare magliette quanto meno accollate possibile. Non sottovalutate questo aspetto, sarebbe un peccato perdere la nostra camicia preferita durante la fase di tintura dei capelli. E' molto difficile evitare le macchie sui vestiti ed è per questo che dobbiamo organizzarci al meglio per scongiurare questa eventualità. Qualora dovesse accadere però, non perdetevi d'animo e sfruttate la grande forza smacchiante della varechina per pulire le magliette colpite da hennè. Indossate guanti in lattice o plastica in modo tale da non sporcare le mani. Applicare un sottile strato di vasellina a confine tra la cute e l'attaccatura del capello, in maniera tante da evitare che il colore possa depositarsi sulla pelle in maniera permanente. Non utilizzate il pettine per applicare l'hennè puro, ma direttamente le mani e una volta cosparsa l'intera superficie della testa sarebbe opportuno avvolgere il capo con una busta di plastica, in modo da non far seccare l'impasto e lasciarlo lavorare. Attendere circa un'ora, un'ora e un quarto. Prendere una piccola chiocca di capelli e sciacquarla in modo tale da verificare che il colore sia sufficientemente depositato e non si scarichi. Una volta assicuratovi che la tintura abbia fatto effetto, si potrà procedere a passare sotto acqua corrente tutta la capigliatura. Non utilizzate però l'acqua calda, ma esclusivamente acqua tiepida, in maniera tale da chiudere definitivamente la cuticola del capello e assicurarsi una colorazione permanente. Asciuga i capelli con un fon e pettinali a secondo dei tuoi gusti personali. E se ora vedi ancora delle doppie punte, salutale per sempre perchè con l'uso regolare di hennè saranno solo un brutto ricordo del passato.
La comparsa improvvisa di capelli bianchi è da ricondursi generalmente a un cambio di alimentazione o a un forte stress, anche se il fattore ereditario resta sempre molto determinante in questo senso. Di sicuro, prima o poi i capelli bianchi compaiono a chiunque e anche se in alcuni casi, come ad esempio George Clooney, sembrano esaltare la fisionomia della persona, in altri casi diventano un problema estetico a cui segue spesso la necessità di mascherarli attraverso una efficacie tinta coprente. L'hennè puro rappresenta una possibilità sana e naturale per risolvere questo problema, soprattutto rispetto a certe schifezze come il PDD contenute in altre polveri coloranti diffuse sul mercato. Dei vantaggi legati all'uso dell'hennè ne abbiamo ampiamente parlato nei precedenti paragrafi, ma la capacità restaurante di questo colorante naturale nei confronti di doppie punte, la grande lucentezza che può donare alla chioma, la maggiore pettinabilità e la possibilità di tingere in profondità la radice, sono aspetti troppo spesso sottovalutati da chi si ostina a comprare prodotti per capelli chimici, fosse solo perchè ne parla bene quella modella famosa in una pubblicità. Scopriremo quindi come, una volta imparato ad utilizzarlo al meglio, l'hennè si dimostrerà perfetto per coprire i capelli imbiancati, riuscendo a raggiungere la gradazione di colore specifica della tua capigliatura. Potremo tingere i nostri ciuffi canuti con hennè ed indigo, però dobbiamo mettere in preventivo che la prima applicazione non ci farà da subito raggiungere il risultato sperato. La prima volta infatti i capelli si potranno al più schiarirsi, ma non dovremo perderci d'animo e continuare invece con ulteriori passate, che serviranno per tingere interamente le zone bianche sul nostro cuoio capelluto. Armarsi di un po' di Indigo e di..pazienza. Sia Hennè che Indigo dovranno essere di qualità e dovremo avere la pazienza di far lavorare l'impasto per almeno 48 ore, in modo da garantire una presa maggiore e definitiva. Prenditi il giusto tempo, questo pomeriggio lo devi dedicare interamente a te. Prendi un libro, metti da parte dei film, ma la tintura deve avere il tempo di agire il tranquillità e lo stress non aiuterà certo l'hennè a sprigionare meglio il pigmento. Per raggiungere dei toni castani senza dominanza di rossi sarà opportuno combinare la poltiglia colorante con un'altra erba: l'amla. Non tutti la conoscono e neanche tutte le erboristerie ne sono fornite, ragion per cui sarà opportuno rivolgersi agli shop di spezie online o ai negozi specializzati nella vendita di hennè puro che si trovano su internet. L'impasto di hennè andrebbe preparato la notte precedente, miscelando anche succo di limone o aceto, mai con acqua bollente perchè ne inficerebbe l'intensità della presa del colore. Mezz'ora prima di applicare l'hennè dovremmo realizzare una mescola tra indigo, acqua e sale, lasciandola quindi riposare per mezz'ora. A questo punto dovremo combinare l'hennè puro con amla e cospargere le zone bianche sulla testa. Lasciamo quindi riposare tutto per 3 ore, durante le quali però, in caso di ciuffi particolarmente canuti, potremmo dare una ripassata per almeno 30 minuti e garantirci una maggiore forza coprente da parte del nostro prodotto. Non possiamo applicare l'hennè sui capelli già tinti di biondo e né, una volta utilizzato, potremo successivamente usare un'altra tintura colorante. Questo è fuori discussione. Però potremo utilizzare questo colorante naturale sia su capelli castano chiari che castano scuri, anche precedentemente tinti di questa tonalità. In ogni caso, a parte tingere i capelli bianchi, il risultato sarà sorprendente. La vostra chioma sarà più brillante e qualora soffrissimo di capelli particolarmente secchi, potremmo ovviare al problema aggiungendo dell'olio di cocco o prima nell'impasto o anche successivamente, cospargendo direttamente il capo e quindi lavandolo dopo mezz'ora con del sapone naturale. La salute minacciata dagli anni'70 E già, perchè molti dei pregiudizi che accompagnano ancora oggi le tinte all'hennè sono legati all'uso improprio di questa tintura da parte di donne un po' eccentriche che anziché utilizzare questo colorante per coprire i capelli biancastri, si divertivano a stupire i passanti con una chioma rosso brillante! A questo si aggiunge poi in fatto che, una volta fatto il loro ingresso su larga scala sul mercato, molta poca attenzione veniva data da parte delle case produttrici a preservare la naturalità dei componenti.
Questa tintura eccellente aiuta a revitalizzare la radice, ma anche le punte, e protegge più in generale la totalità del cuoio capelluto. E proprio per questo che molti soggetti fanno uso di henn più come antidoto anti forfora e caduta dei capelli più che come tinta naturale. Perchè anche se i più non ne hanno mai sentito parlare, l'hennè puro ha importanti proprietà antibatteriche e antimicotiche. La genuinità di questo articolo per capelli è confermata dal fatto che le sue molecole siano compatibili con la keratina, aspetto che permette di utilizzarla spesso e senza mai stressare la nostra chioma, ma anzi donandole maggiore splendore e brillantezza. Questi dati trasformano l'hennè nel composto per tingere più efficacie presente in natura, i cui effetti negativi sono praticamente assenti. L'hennè non si comporta come una tinta convenzionale, ma dimostra di fornire a chi ne fa uso, molti più benefici. Tecnicamente è pure fuorviante sostenere che “tinge”, perchè sarebbe più giusto utilizzare il verbo “colorare” e pensare ad un prodotto che esalta i riflessi, i suoi risultati appaiono in tutta la loro bellezza, sotto la luce solare. Uno degli aspetti più convincenti di questo colorante sta nella durata, il cui effetto è visibile sino 4-5 mesi. Si precisa però, senza creare false illusioni o aspettative nelle donne che vogliono provare questo prodotto per capelli, che l'hennè non può propriamente schiarire i capelli, inteso come “abbassare la tonalità” del colore, però è favoloso per scurire la chioma in maniera graduare e ravvivare l'aspetto, apportando dei riflessi magici. Risulta particolarmente indicato per migliorare la condizione di salute dei capelli secchi e sfibrati, creando uno strato protettivo che difende i capelli anche da agenti atmosferici (in particolar modo dai raggiu UV) e dal sale del mare. Nutre ed idrata la cute quindi, attraverso l'azione di proteine del tutto simili alla cheratina.
Le foglie di hennè posseggono una tinta arancione grazie alla molecola del lawsone, detta anche acido hennotannico. Le tinture di qualità mantengono livelli di lawsone dell'1%, sono totalmente polverose e non contengono coloranti addizionali e nemmeno sali metallici. L'hennè per colorare il corpo invece è caratterizzato da livelli di lawsone superiori anche al 3% e può essere utilizzato anche per colorare i capelli in maniera profonda, soprattutto in caso di capelli chiari ed estremamente sotttili. In commercio esistono vari composti che si vendono già divisi per colore: hennè nero, castano, biono. Occhio sempre all'etichetta, perchè trattasi di tinture che contengono sali metallici, fondamentali perchè reagiscano con colorazioni e decolorazioni già presenti. La quantità giustà di hennè che andremo a miscelare con il limone nella nostra ciotolina da lavoro sarà tale da permettere che l'impasto assumi la consistenza del purè. Solitamente si consiglia di combinare 150 grammi di tinta in mezzo litro di succo di limone. Questa quantità però varierà a seconda della qualità della pasta. Qualora il limone risulti troppo aggressivo per la vostra pelle, potrete sempre fare uso di succhi meno acidi e meno aggressivi, come il succo di arancia, l'aceto o persino il vino. L'importante è che il PH dell'acido si mantenga all'incirca sul 5.5. Per intensificare il colore rosso si potrebbe aggiungere Aker fassi, che sarebbe polvere di papavero. Una volta preparato l'impasto, dovremmo prima coprire la ciotola e poi farla riposare circa 8, 12 ore. Meglio se a temperatura ambiente, ma per accelerare i tempi del processo, si potrebbe riporre l'hennè su un termosifone e in quel caso un paio d'ore sarebbero più che sufficienti. Quando invece andremo ad applicarla sulla testa sarà opportuno aggiungere un po' di succo di limone o di acqua o un infuso di tè, sino a quando la crema colorante non raggiunga la consistenza di uno yogurt. I terpenoidi, alcoli monoterpenici come linalolo, a-terpineolo e geraniolo, potenzieranno la capacità coprente dell'hennè. Potremo quindi aggiungere olio essenziale (10-15 gocce), contenute in piante come lavanda, tè, geranio o cipresso o, in misura minore, in altre come timo, rosmarino, ginepro, fiori d'arancio e pino, che oltretutto conferiranno un profumo decisamente più gradevole all'impasto pronto a migliorare l'aspetto della nostra testa. La capacità coprente: tintura e colore originario Uno dei problemi, se così si possono chiamare, sollevati dalle donne che sono solite tingersi i capelli, ma che ancora non si convertono all'hennè è questo: “Ma con l'hennè non saprò mai con precisione quale colore otterrò!!”. Considerazione più che giustificata, perchè l'aspetto più genuino di questa tinta naturale consta proprio nell'adattarsi al colore originario e non nell'aggredirlo e sopraffarlo del tutto, come fanno tantissime altre tinte commercializzate senza troppi scrupoli di coscienza. All'interno di questo paragrafo però vorremmo lasciare qualche indicazione esemplificativa, onde far orientare meglio gli utenti finali e, perchè no, convincere qualche donna in più sulla bellezza di usare l'hennè anziché le tinture chimiche commerciali. Sono stati così messi a confronto, da un lato i capelli del colore così come natura li ha fatti e dall'altro le ciocche su cui è stato messo l'hennè. In questo modo sarà più semplice capire quale colore finale risulterà, in base a quello dei propri capelli e in base alla tonalità di hennè che andremo a utilizzare, che sia hennè nero, hennè rosso, hennè neutro o hennè castano. Speriamo di fare cosa assai gradita, prendendo spunto da un esperimento che facemmo un po' di tempo fa.
COLORE in ORIGINE
COLORE HENNE' USATO
RISULTATO
Biondo chiaro
Hennè nero
Verde se non precedentemente utilizzato hennè rosso
Viola, blu scuro se successivamente piastrato
-sconsigliato
Nero
Scurita la zona
Migliorata setosità e morbidezza del capello
Castano
Colore finale che varia da castano scuro al nero, a seconda della tonalità originaria
Grigio
Verde se non si è utilizzato in precedenza hennè rosso
Biancastro
Verde se non si è utilizzato in precedenza hennè rosso naturale
Biondi
Hennè castano
Attendere almeno 18 ore prima di emettere giudizio, perchè inizialmente sembra non legarsi
Castano dorato eccezionalmente setoso e lucente
-consigliatissimo
Capelli più morbidi, ma colore non cambia
Migliorata consistenza, luminosità e brillantezza
Attendere circa 24 ore
Ottima capacità coprente dell'hennè
Capelli castani, con riflessi rossi, ma piacevoli alla vista
-consigliato
Attendere 24 ore
Numero di riflessi rossi decisamente inferiore rispetto al precedente caso
Capelli più morbidi e grande brillantezza
-consigliatissimo per coprire i capelli bianchi
Consigli e trucchi per prolungarne l'effetto coprente Si suggerisce di migliorare il potere colorante del prodotto di bellezza con del miele o altra sostanza zuccherina. Apportare dosi di pectina in maniera tale da rendere l'hennè più simile ad un Gel e poterlo quindi trattenere in testa più a lungo. Per far legare in maniera più efficacie invece l'hennè, si dovrebbe realizzare il lavaggio conclusivo con dell'acqua in cui vi sarà diluito dell'aceto. Altra accortezza da prendere in considerazione sarà quella di porre dell'acqua demineralizzata nell'impasto, ogni qual volta inseriremo della camomilla, motivati dalla volontà di schiarire ulteriormente la nuance. In questa sostanza infatti, non essendo presenti sali sciolti, consente un miglior fissaggio del colore. Per chi ha invece dei capelli in origine biondi e desidera invece ottenere dei riflessi particolarmente ramati, si consiglia invece di far ossidare il meno possibile la crema colorante ed utilizzarla immediatamente, senza farla riposare nemmeno un po'. Quando invece si usano indigo o cassia è importante evitare di usare siliconi o “cristalli liquidi”. Queste sostanze infatti rendono più complicata l'aderenza della tinta, impedendo al capello di respirare, ma anche a tutto il cuoio capelluto. Usare sempre e soltanto olii di origine vegetale accertata, perchè nutrono la pelle e rinforzano la cute della testa, non possedendo infatti sostanze tossiche o altamente negative come sls, parabeni, nichel e derivati del petrolio. Non a caso le migliori maschere ristrutturanti sono realizzate esclusivamente con componenti naturali come uova, miele, soia, olio extravergine d'oliva, banane e mele. Per prolungare l'effetto dell'hennè, tra un'applicazione e un'altra, quando ci dedichiamo al comune lavaggio dei capelli, sarebbe utilire “allungare” il proprio balsamo con un paio di cucchiai di hennè e un cucchiaio di aceto. Senza paura, bisognerà lasciarlo agire per una ventina di minuti e quindi procedere al risciacquo. Risultato garantito e brillantezza sempre rinnovata. Assiucurarsi però sempre che nel balsamo non siano assolutamente presenti i siliconi! Cassia obovata La cassia o Cassia obovata, detta anche incolore, viene solitamente ricordata con il nome di hennè neutro. Questo tipo di tintura viene considerato specifico per le donne bionde perchè dona riflessi dorati ai capelli biondi o castano chiari. Caratteristica della Cassia è che non schiarisce il capello, ma ne aumenta il vigore e la lucentezza. Si prepara miscelandola con acqua sino a dare vita ad una poltiglia della consistenza di uno yogurt, avendo cura di utilizzarla a temperatura ambiente. Una volta spalmata sulla testa si dovrà coprire il capo con una busta o una pellicola di cellophane e lasciar fissare il colore almeno un paio d'ore. Se si adopera della cassia obovata in combinazione con hennè castano e lo si applica su dei capelli biondi il risultato finale sarà una bellissima chioma ramata. Sia l'hennè che l'hennè neutro andranno prima preparati in maniera distinta e solo successivamente uniti tra loro e quindi spalmati sul capo da colorare. L'azione dell'hennè neutro consisterà in sostanza nel dorare il colore arancio legato all'uso dell'hennè semplice.
L'hennè quinquina sarebbe un preparato fortificante e rivitalizzante per capelli, per sua natura, anch'esso incolore, proprio come l'henn neutro. Si prepara con una base di Cassia o di China (molto utilizzata come componente degli shampoo rinforzanti) a cui vengono aggiunte altre erbe come ortica, betulla o timo. Questo composto è altamente consigliato e risulta un efficacie trattamento per rinforzare i bulbi piliferi, inspessire il capello e scongiurarne la caduta, a causa di debolezza di origine genetica o da stress. Questa variante di hennè viene impiegata in maniera assolutamente speculare alla Cassia, sia per preparazione che per applicazione. Indigo o Indigofera Tinctoria L'Indigo o, come solitamente viene chiamato, l'hennè nero, serve per attenuare i riflessi rossi dell'hennè quando viene usato su capelli castani con l'intenzione di scurire ulteriormente la propria chioma. L'Indigofera Tinctoria permette di raggiungere un colore azzurro, se usato per tingere i capelli bianchi e una tonalità tendente al verde se applicato su chiome dorate. In questo modo l'Indigo costituirà un'ottima base castana o castano scuro, ideale per ottenere il tono desiderato. Si prepara con acqua bollente, tè nero o caffè, miscelando il tutto sino a quando non ottiene la giusta densità. Allungare l'intruglio con mezzo cucchiaino di sale, in maniera da aiutare il fissaggio del colore. Aspettare che si raffreddi e quindi applicarlo sulla testa e lasciato riposare per circa 15-20 minuti a seconda dell'intensità di riflessi che si desidererà raggiungere. Quindi risciacquare onde eliminare eventuali accumuli o grumi. Il Mallo della noce La Junglans Regia, base del famoso mallo di noce, rappresenta un altro elemento che le donne di mezzo Mondo utilizzano per tingersi il capello di tonalità marroni. Questo componente ha una capacità coprente e colorante inferiore rispetto agli altri composti finora descritti, ma va ugualmente menzionato, perchè 100% naturale. Si prepara una maschera per capelli, impiegando circa 100 grammi di questo “letto di noci” utiti con acqua bollente. Per aumentare la capacità tingente del composto a base di mallo, si suggerisce di aggiungere caffè o un infuso di salvia. Mescolare quindi il tuto e lasciarlo riposare un'ora, prima di applicarlo sulla vostra capigliatura e quindi lavare la testa sotto l'acqua, ma solo dopo aver fatto lavorare la tintura per almeno 2-3 ore.
Vip: le tinte più famose
Della capacità di coprire i capelli bianchi ne abbiamo già precedentemente parlato, sottolineando quali sono i colori che fanno più presa sul cuoio capelluto a seconda dell'hennè che andiamo a utilizzare.