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Nel 21esimo secolo, il carico di stress e affaticamento mentale che affligge le giornate è diventato un problema diffuso e preoccupante. Succederà a tanti, nei giorni più impegnativi e sopraffacenti, di dimenticare dove si è riposto un oggetto, qualcosa che qualcun altro ci ha chiesto di fare pochi minuti prima, il nome di una persona che si conosce, e di attribuire queste dimenticanze ad una perdita della memoria e a possibili patologie associate a questo fenomeno. In realtà si dovrebbe parlare di calo della concentrazione e dell’attenzione, piuttosto che di perdita di memoria.
Concentrazione e memoria sono due concetti strettamente legati: esistono certamente disturbi della salute che possono portare ad avere vuoti di memoria: malattie come il morbo di Alzheimer, o disturbi della memoria legati all’invecchiamento cerebrale come la demenza senile, sono dovuti a cause ascrivibili alla degenerazione cellulare. Molto spesso, tuttavia, quando si parla di mancanza o vuoti di memoria, specialmente in soggetti giovani ed in salute, si fa riferimento piuttosto ad un calo delle performance cognitive e dell’attività mentale, che possono essere attribuiti a cause diverse, spesso legate allo stile di vita, all’alimentazione, alla carenza di nutrienti importanti per l’attività cognitiva e per il corretto funzionamento dell’organismo, a stress, ansia e disturbi del sonno, alla freneticità della vita e alla mole di informazioni da dover registrare, che rendono difficile concentrarsi, prestare attenzione, ricordare anche concetti, informazioni o dati appresi poche ore prima.
Quali sono dunque le cause dei piccoli e grandi deficit di memoria che possono essere sperimentati, in modo diversi, in età giovane ed anziana? In questo articolo esploriamo le differenze tra i problemi organici della memoria, e la carenza di attenzione e concentrazione dovuta allo stress e ad uno stile di vita inadeguato, evidenziando le proprietà ed i benefici di alcuni rimedi naturali a queste problematiche.
Come già detto, la mancanza di memoria e la difficoltà nel ricordare informazioni possono presentarsi sia in soggetti sani e giovani, che in soggetti anziani il cui corpo tutto ha subito le conseguenze dell’invecchiamento.
Sono numerose le patologie che portano allo sviluppo di danni alla memoria, causati dalla degenerazione cellulare, spesso accelerata da diversi agenti e fenomeni come l’attacco dei radicali liberi, la pressione ed il colesterolo alti, gli squilibri ormonali. Anche con l’assenza di disturbi collusi, l’invecchiamento è un processo inarrestabile, fisico, che porterà ad una perdita di memoria fisiologica che difficilmente può essere fermata anche facendo prevenzione da malattie quali la demenza senile o il morbo di Alzheimer. Non tutti gli anziani sviluppano patologie così aggressive, ma insindacabilmente con il passare degli anni il corpo degenererà, e con questo la mente, che seguirà i processi naturali del resto dell’organismo. Si tratta dunque di una carenza di memoria e di presenza mentale normale e fisiologica, che, anche in caso non sfoci in patologie più gravi, è difficile da prevenire: uno stile di vita regolare, e l’assunzione di minerali, omega 3 ed antiossidanti, che aiutano a combattere l’invecchiamento cellulare, possono aiutare a rendere questi processi meno aggressivi e a giungere più sani e preparati all’età senile.
Le difficoltà nel ricordare, i piccoli deficit di memoria caratteristici invece di molte persone giovani ed in salute, sono scollegati dai naturali processi di invecchiamento. Sono sempre più gli studenti, lavoratori, adulti e giovani molto attivi a lamentare delle “perdite di memoria”: in realtà, in questi casi si dovrebbe parlare di difficoltà di concentrazione e carenza di attenzione, che rendono difficile registrare e archiviare la mole di informazioni che riceviamo durante la giornata.
Questo tipo di problematica è ascrivibile allo stress, alle prove emotive a cui siamo sottoposti ogni giorno, alla vita multitasking che la maggior parte delle persone conduce, ad un enorme carico di informazioni da dover ricordare, fatto di nozioni più o meno importanti, alla quantità di stimoli ricevuti giornalmente dal nostro cervello, che nonostante le sue grandi capacità non riesce a ricordare o a registrare, a causa di una mancanza di presenza e di focus dovuta alle motivazioni più svariate, da uno stile di vita inadeguato, disordinato, fatto di un’alimentazione poco sana, eccessiva, al sonno insufficiente, all’ansia, paura, preoccupazione, allo stress, al bagaglio psicologico ed emotivo, che portano i neuroni a non essere in grado di elaborare determinate informazioni senza rimanere sopraffatti.
È bene dunque differenziare una mancanza di memoria, in cui non si riesce a riportare alla mente informazioni che si conoscono e si sono immagazzinate, dalla mancanza di concentrazione e attenzione, in cui non si sono realmente registrate informazioni a causa di un’assenza di focus. La mancanza di memoria che caratterizza questo secolo, giovani, studenti e lavoratori, è dunque questa, una mancanza di attenzione, un cattivo stile di vita che ci allontana dalla presenza, dal focus, dall’ascolto di noi stessi, che ci impedisce di fermarci, di ascoltare, di prioritizzare le cose importanti tra le molteplici informazioni da cui siamo bombardati.
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, che guarda al corpo con una visione olistica e di interconnessione tra gli organi del corpo ed il loro funzionamento, vi sono ulteriori fattori 8oltre allo stile di vita frenetico, mancanza di sonno e stress) che possono contribuire, nelle menti giovani, ad una sensazione di scarsa memoria, concentrazione e dimenticanza.
Secondo la visione popolare cinese esiste infatti una connessione corporea tra mente, reni, cuore e milza. Ciò significa che per avere una buona salute mentale ed un corretto funzionamento dell’attività cognitiva è importante prendersi cura degli altri organi menzionati:
A fronte di questo è chiaro come per far fronte ai problemi di memoria sia necessario prendersi cura della salute di cuore, milza e reni oltre che del proprio stile di vita e del benessere olistico del corpo. Per contrastare la specifica mancanza di attenzione, dovuta all’irrequietezza della vita, è dunque importante riavvicinare il nostro corpo e la nostra mente alla salute, ricercando l’equilibrio fisico, psichico e spirituale. Per farlo, è possibile integrare nelle proprie giornate una serie di buone abitudini, volte a curare la dieta con l’integrazione di nutrienti utili a rafforzare la memoria, migliorare il funzionamento degli organi vitali e a migliorare la qualità della propria vita per il benessere di tutto l’organismo. Scopriamo quali sono i rimedi naturali per la memoria e come possono aiutare a migliorare le funzioni cognitive e le prestazioni mentali.
Abbiamo discusso di come la mancanza di memoria, attenzione e concentrazione siano ascrivibili a diverse cause, dalla semplice mancanza di presenza dovuta allo stress e ad uno stile di vita frenetico e irregolare, minacciato dalle preoccupazioni, dall’ansia e da giornate piene di attività e informazioni da registrare, alla perdita di memoria dovuta ai processi di invecchiamento cerebrale. In entrambi i casi, è possibile supportare le proprie funzioni cerebrali con gli stessi rimedi naturali, erbe, nutrienti ed integratori che permettono di migliorare l’attività cognitiva, con un effetto tonico, antistress o benefico per rallentare i processi di invecchiamento. Partendo dal ripristino di un equilibrio nel proprio stile di vita, fino all’integrazione di erbe adattogene nella propria dieta, scopriamo quali sono i migliori rimedi naturali per la memoria e la concentraizone.
Istituire un regime di alimentazione sano, equilibrato e ricco dei più importanti nutrienti necessari allo svolgimento delle funzioni vitali delle cellule del nostro organismo è sicuramente il primo passo, nonché il fondamentale rimedio naturale per migliorare le proprie prestazioni mentali, riguadagnare focus nelle giornate e contrastare i cali di memoria temporanei e la difficoltà nella concentrazione. È importante avere dunque il giusto apporto calorico, evitando cibi pesanti e troppo grassi ma consumando proteine di buona qualità, fibre e cereali integrali, non saltando i pasti ma assumendo il giusto quantitativo di nutrienti con regolarità. Fondamentale è inserire nella propria dieta cibi antiossidanti, che contrastino lo stress ossidativo e rallentino l’invecchiamento cellulare: vitamina A, vitamina C, selenio, magnesio e fosforo sono importanti nutrienti che supportano l’organismo nei cali di memoria, migliorano la messa a fuoco sui pensieri e agiscono come tonici contro la stanchezza mentale, scongiurando anche i piccoli deficit di memoria ed i cali di energia. È importante inoltre assumere un buon apporto di omega 3, sia attraverso i cibi che attraverso integratori: questi acidi grassi essenziali non possono essere prodotti dall’organismo, ma il loro livello è associato alla salute del cervello, costituendone un elemento strutturale, favorendo la circolazione e prevenendo disturbi cognitivi. Studi hanno dimostrato come buoni livelli di omega 3 potrebbero proteggere dalla degenerazione causata dall’invecchiamento, proteggendo i neuroni e la parete cellulare dalla distruzione. Sono dunque utili nella prevenzione dalle malattie degenerative.
L’attività fisica è strettamente correlata alla salute di tutto l’organismo, compresa l’attività mentale e le funzioni cognitive. Svolgere un’attività fisica leggera e regolare contribuisce a mantenere giovane la mente e gioca un ruolo importante nella prevenzione di malattie dovute alla degenerazione cellulare come la demenza senile. Studi hanno provato come l’esercizio fisico costante contribuisca a mantenere alti i livelli di attenzione e di concentrazione, dando all’intero corpo un effetto tonificante e favorendo lo scaricare della tensione, importante per abbassare i livelli di stress e per stancare il corpo e dormire meglio.
Come già reiterato, i problemi di memoria sono spesso da attribuire ad una mancanza di concentrazione e di presenza mentale causate dallo stress, dal sovraccarico di informazioni, da ansia e preoccupazioni, da traumi emotivi, nonché dalla carenza di sonno, che provoca mancanza di energie, difficoltà nel focalizzarsi, stanchezza ed affaticamento, che a loro volta rendono difficile prestare attenzione alle informazioni che ci vengono sottoposte durante la giornata, e, di conseguenza, ricordarle.
Proprio per questo i disturbi del sonno sono una delle principali cause dei cosiddetti vuoti di memoria e della mancanza di concentrazione, essi stessi correlati alle diverse cause che inficiano le buone performance mentali. Un buon sonno riposante aiuterà la mente ad abbassare l’intensità dell’attività sinaptica registrata durante il giorno, garantendole un tempo di riposo per consolidare le informazioni apprese durante il giorno. A tal proposito, oltre all’impiego di piante ed oli essenziali rilassanti per favorire il sonno, potrebbe essere d’aiuto anche ricorrere alla meditazione. Diversi studi hanno dimostrato come la meditazione abbia effetti molto positivi sulla memoria e sulla concentrazione, aiutando a ridurre l’ansia e a rilassare la mente, focalizzandola e riequilibrandola.
Numerosi studi hanno dimostrato come diverse sostanze esistenti in natura, ed integratori naturali ricchi di nutrienti benefici, possano aiutare a migliorare la concentrazione e l’attenzione, a contrastare la perdita di memoria causata dall’invecchiamento e dalla degenerazione cellulare, migliorare le funzioni cognitive e la memoria a breve termine.
Abbiamo spesso parlato degli adattogeni come di sostanze fondamentali in erboristeria utili a contrastare lo stress e l’affaticamento mentale, consentendo all’organismo di adattarsi a tali situazioni e dunque sostentando la concentrazione e l’attività intellettuale, ma ci sono numerose sostanze naturali in grado di rafforzare la memoria e contribuire al miglioramento delle funzioni cognitive. Come ci trasmette la saggezza della medicina ayurveda, ormai supportata da numerosi studi farmacologici e tossicologici sugli effetti terapeutici delle stesse, esistono alcune piante medicali, utilizzate per rallentare l’invecchiamento cerebrale e rafforzare la memoria, supportando l’equilibrio di corpo, mente e spirito.
A livello scientifico il cervello umano costituisce perlopiù un grande mistero, tuttavia se ne stanno scoprendo sempre più alcuni dei meccanismi fondamentali: si è dimostrato come l’acetilcolina, ad esempio, sia un neurotrasmettitore cruciale per l’apprendimento di nuovi ricordi: in farmacia si utilizzano farmaci che aumentano il rilascio di acetilcolina per patologie quali l’Alzheimer, ma è stato dimostrato come molte delle piante associate al miglioramento della memoria bloccherebbero il metabolismo dell’acetilcolina, consentendo al corpo di mantenerne maggiori quantità.
Facendo riferimento alla salute di cuore, milza e reni, il cui benessere e funzionamento è, secondo la medicina tradizionale cinese, strettamente legato ad una buona memoria e concentrazione, si possono inserire nella dieta anche piante, erbe e spezie che vadano a sostentarre questi organi e di conseguenza la salute mentale. Vediamo quali sono le piante più benefiche per la memoria secondo l’azione sui diversi organi e metabolismi dell’organismo, e scopriamone caratteristiche, proprietà e come integrarle nella nostra dieta.
Ora che conosciamo quali piante sono più adeguate a sostentare il corpo nel contrastare i diversi fattori responsabili dei problemi di memoria e concentrazione, vediamo quali sono le proprietà di tali erbe e come possiamo utilizzarle nella vita di tutti i giorni.
L’ashwagandha (Withania somnifera) conosciuta spesso come ginseng indiano, è una pianta adattogena appartenente alla famiglia delle Solanaceae. Se ne utilizzano le radici, spesso in polvere, per le proprietà antinfiammatorie, toniche, antiossidanti, nervine e antitumorali. L’ashwagandha viene consigliata in caso di mancanza di memoria e concentrazione ed in supporto di problematiche quali la demenza. Nell’Ayurveda è considerata la pianta che promuove la longevità, conferendo a chi la assume una migliore funzionalità cognitiva e supporto nell’attività intellettuale, una maggiore vitalità. È consigliata per i soggetti anziani e per le donne sottoposte a forti carichi di stress, in quanto tonico ma anche rilassante, come lo sono tutti gli adattogeni: aiuta a rilassare il corpo e dunque a dormire meglio, ad essere più focalizzati e concentrati, ad alleviare dolori ed ansia. Le proprietà benefiche sulle funzioni cognitive ascritte all’ashwagandha sono state dimostrate in uno studio condotto 50 persone a cui sono stati somministrati ogni giorno 600 mg di estratto di ashwagandha, che ha migliorato la memoria a lungo e a breve termine in persone con disfunzioni cognitive lievi. A livello chimico, agisce sul metabolismo del neurotrasmettitore acetilcolina, mediatore degli impulsi nervosi in diverse aree del cervello e della risposta allo stress. Su Terza Luna puoi acquistare l’ashwagandha in polvere.
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Il ginkgo biloba è forse la pianta più nota in associazione ai problemi di memoria e concentrazione, un integratore naturale benefico per il miglioramento del microcircolo a livello cerebrale. Il ginkgo biloba ha infatti un’importante attività sulla circolazione, agendo come fluidificante del sangue e riducendone la viscosità, migliorando l’afflusso del sangue nel cervello e favorendo lo stimolo delle sinapsi neuronali. Proprio in virtù di ciò, la tintura madre di ginkgo biloba viene consigliata per casi di demenza senile, perdita di memoria, e per migliorare la memoria a breve termine. In tempi recenti sono molto diffusi gli integratori per la memoria degli anziani a base di ginkgo biloba, proprio perché contribuisce a migliorare quelle condizioni legate all’invecchiamento associate alla diminuzione dell’irrorazione sanguigna dei tessuti cerebrali, come acufeni, difficoltà a concentrarsi, cali dell’umore e mal di testa. Ci sono studi che confermano come il ginkgo biloba sia efficace nel ridurre l’ansia e migliorare l’attività mentale.
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La Bacopa monnieri, o Brahmi, appartiene alla famiglia delle Scrophulariaceae, ed è tipica del subcontinente indiano. Si tratta di una pianta dalle foglie oblunghe e fiori viola, analizzata in numerosi studi per il trattamento della demenza senile. Si tratta di una pianta piuttosto rara in Italia, se non in forma di integratori in capsule: su Terza Luna è possibile acquistare la bacopa in polvere, da assumere all’interno della dieta in smoothies o frullati. La bacopa possiede proprietà nootripiche, ripara cioè i neuroni danneggiati e agisce sulla sfera cognitiva e migliora la memoria e la lucidità. Come per molti adattogeni, la bacopa ha proprietà sia sedative che toniche, a seconda della situazione dell’organismo. Questa pianta è da qualche tempo al centro di studi scientifici che ne riconoscono i benefici nelle malattie neuro degenerative, in quanto sembra aumentare la plasticità cerebrale, ovvero la capacità da parte del cervello di adattarsi in base ai mutamenti nell’attività neuronale. Oltre ad essere benefico per memoria e concentrazione, il brahmi è usato per il trattamento di disturbi del sistema nervoso come insonnia, ansia ed epilessia. È inoltre un antinfiammatorio, analgesico e sedativo e benefico per la salute della milza.
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Il ginseng è una radice estremamente benefica per la memoria e la mancanza di attenzione. In particolare, agisce sull’asse milza-pancreas-stomaco ed è un forte tonico: nella medicina tradizionale cinese è considerato un tonico del qi ovvero dell’energia vitale del cuore. Il ginseng migliora la concentrazione, rinforza il sistema immunitario, migliora la vitalità e riduce l’ansia, oltre a sostenere anche il cuore, riducendo le palpitazioni e la tachicardia.
La passiflora è una pianta rilassante e sedativa, utile a favorire il sonno e migliorare dunque lo stato vigile e la concentrazione durante il giorno. Grazie alla passiflorina, il principio attivo al suo interno, la passiflora migliora l’ansia, contrasta lo stress e l’insonnia. Può essere assunta in forma di tisana: prima di andare a dormire potete dunque preparare un infuso di passiflora utilizzando la passiflora essiccata, da lasciare in infusione in acqua bollente per 15 minuti. Ideale prima di andare a dormire, aggiungete tiglio o valeriana per aumentarne l’effetto.
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La lavanda è anch’essa una pianta dall’effetto rilassante ed anti-stress, utilizzata per favorire il sonno e contrastare l’insonnia. aiuta a rilassare i nervi ed garantire un senso di tranquillità e calma. Si può utilizzare l’olio essenziale di lavanda come rilassante naturale: i suoi costituenti possono essere assorbiti sia per via olfattiva e orale che cutanea ad esempio strofinandone un po’ sulle tempie prima di dormire, oppure diffondendolo con un vaporizzatore nella stanza qualche ora prima di mettervi a letto. Utilizzando la lavanza di provenza essiccata è possibile inoltre preparare tisane ed infusi che conciliano il sonno e aiutano a combattere lo stress e migliorare dunque gli stati cognitivi e di concentrazione grazie ad un buon sonno.
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La curcuma, Curcuma longa, è una polvere ottenuta da un rizoma appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae. Nella medicina popolare ayurveda la curcuma è sempre stata un elemento fondamentale, utilizzata per alleviare diversi disturbi, in particolare problematiche dello stomaco e del fegato, ma negli ultimi anni è al centro di studi sempre più approfonditi sulle sue numerose proprietà, ascrivibili in particolare al suo principio attivo, la curcumina, un composto polifenolico appartenente ai cucruminoidi, che rende la curcuma un antiossidante e antinfiammatorio dalle proprietà colagoghe. Grazie alla sua proprietà antiossidante, la curcuma riduce il danno ossidativo e migliora le funzioni cognitive associate all’invecchiamento. La curcumina è tuttavia poco biodisponibile: per questo viene spesso associata al pepe nero, la cui piperina contenuta all’interno migliora l’assorbimento della curcumina da parte dell’organismo. Curiosamente, il consumo di curcuma e pepe si è dimostrato benefico nella protezione da disturbi cognitivi e danno ossidativo causato da stress cronico. È stato dimostrato come l’assunzione giornaliera di 400 mg di curcumina al giorno migliori le performance mentali nelle azioni e compiti che richiedono attenzione continuata e memoria.
Su Terza Luna puoi trovare la curcuma in polvere, la tintura madre di curcuma e la curcuma taglio tisana. Consulta anche la nostra sezione dedicata al pepe e scegli il tuo pepe nero dal mondo.
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L’equiseto è considerato una delle migliori piante da assumere per l’integrazione di minerali. Questa erba è particolarmente benefica per la salute dei reni, e dunque contribuisce al miglioramento di memoria e concentrazione. E’ in grado di fissare il calcio e limitarne l’eliminazione, contrasta la formazione di calcoli renali e la renella. Ha un effetto diuretico e dilavante, favorendo la guarigione dalle infezioni.
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L’olio essenziale di rosmarino (Rosmarinus officinalis) è considerato un ottimo tonico per migliorare le funzioni cognitive e ripristinare i livelli di attenzione e concentrazione: viene infatti spesso detto un’erba della memoria. I suoi effetti sono principalmente dovuti all’attività antiossidante e antinfiammatoria che rallenta l’invecchiamento cerebrale. Studi condotti agli inizi del 2000, hanno dimostrato l’influenza dell’estratto di rosmarino sulle funzioni cerebrali. La stessa inalazione dell’olio essenziale di rosmarino, diffuso nell’ambiente per alcuni minuti, sarebbe sufficiente a migliorare la concentrazione e la memoria, contribuendo a focalizzare la mente e a ritonificarla nei momenti di stress mentale o in cui è richiesta una prestazione intellettuale. L’olio essenziale di rosmarino può inoltre essere assunto per via orale, mescolando due gocce di olio essenziale ad un cucchiaino di miele: questo aiuterà a studiare e a lavorare, migliorando la concentrazione e donando un effetto energizzante. Studi hanno analizzato gli effetti dell’inalazione dell’olio essenziale di rosmarino mediante l’elettroencefalogramma, dimostrando come questa migliori l’accuratezza cognitiva e lo stato di vigilanza. Esistono inoltre studi promettenti relativi all’effetto dell’estratto di rosmarino nel contrastare l’Alzheimer e la degenerazione cognitiva in pazienti anziani. Il rosmarino può anche essere assunto in tisana, per migliorare la concentrazione e sostenere le funzioni cognitive in momenti che richiedono grande presenza mentale.
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L’olio essenziale di rosa è considerato benefico per il cuore, in quanto armonizzante. Può essere diffuso nell’ambiente ed inalato: apre e rafforza il cuore, rilassa l’animo, migliora l’autostima ed equilibra le emozioni negative, scacciando stress, paura e preoccupazione, aumentando la disposizione per l’amore, la tenerezza e la devozione.
Il cacao è noto per le sue proprietà e benefici per cuore e microcircolo. Grazie al contenuto di antiossidanti e catechine rallenta l’invecchiamento e combatte i radicali liberi, favorendo la protezione delle cellule e migliorando così la salute cardiovascolare. Non solo: il cacao contiene anche teobromina e caffeina, sostanze eccitanti che migliorano la concentrazione e la presenza mentale, è un antiocoagulante, antinfiammatorio ed il suo consumo è associato a effetti positivi sulla pressione sanguigna, sul microcircolo e la salute delle arterie.
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La rodiola, o Rhodiola (Rhodiola rosea), detta anche radice d’oro, è una pianta dalle proprietà benefiche per contrastare stati di stress e sbalzi d’umore. Ha una forte azione tonica, che migliora le prestazioni intellettuali, l’umore e contrasta la perdita di memoria a breve termine. Esistono in commercio diversi integratori che combinano l’effetto di rodiola, bacopa e coenzima, per migliorare le funzioni cognitive e le funzionalità del sistema nervoso, in quanto la rodiola è un efficace antistress, oltre che antiossidante, che dunque diventa favorevole nel contrastare lo stress ossidativo, l’ansia, nella prevenzione dell’affaticamento surrenale. Su Terza Luna è possibile acquistare la radice di rodiola in taglio tisana, da assumere in un infuso dalle proprietà neuroprotettive, antidepressive funzionali al rafforzamento della memoria.
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L’artemisia è considerata un valido supporto per la milza affaticata. Questa erba amara ha infatti proprietà antispasmodiche, colagoghe, sedative, depurative e carminative. L’absintina, il suo principio attivo è un tonico per la milza, e ne migliora la funzione di filtro del sangue, e così anche la resistenza alle infezioni. Essendo la milza importante nel sistema cardio-circolatorio, la sua salute è inoltre essenziale per una buona pressione sanguigna.
Il butterfly pea flower è meglio noto come il tè blu, sebbene non si tratti proprio di un tè ma del fiore di Clitoria ternatea, dal colore blu, originario del sud-est asiatico. Questo fiore è molto conosciuto proprio per il colore particolare, blu intenso, dell’infuso che se ne ricava: non tutti sanno che questo fiore possiede anche importanti proprietà benefiche a livello delle funzioni cognitive: la clitoria ternatea è infatti una pianta nootropica, antistress, antidepressiva ed ansiolitica. Nella medicina ayurvedica il butterfly pea viene utilizzato come calmante di ansia, insonnia e stress, e come tonico per il sistema nervoso. È in grado di aumentare l’attività cerebrale, migliorando la memoria, la concentrazione e la creatività, oltre ad avere proprietà antiossidanti che lo rendono il fiore di pisello blu ottimale anche nel contrastare lo stress ossidativo e dunque l’invecchiamento cerebrale.
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L’ortica è associata al benessere del cuore, e dunque ha un’influenza sulle problematiche di memoria e concentrazione. Si tratta infatti di un antiossidante, che rallenta la degenerazione cellulare e protegge le cellule, prevenendo così la degenerazione della membrana cellulare, una causa delle malattie cardiovascolari. L’apporto di minerali dato dall’ortica è inoltre importante per la salute di cuore, arterie e ossa.
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L’ olio essenziale di Ylang Ylang, ottenuto dalla Cananga odorata è consigliato come rilassante per coloro che tendono a somatizzare lo stress a livello del torace. Questa pianta è benefica per il cuore; in quanto rilassante aiuta a contrastare tachicardia, palpitazioni, aumento della pressione sanguigna e a calmare gli stati d’ansia a livello fisico.
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Il tè verde è considerato un ottimo elemento da integrare nella propria dieta per potenziare la mente, contrastando i disturbi neurologici e migliorando le funzioni cognitive e la memoria. Uno studio dell’Università di Basilea effettuato con risonanza magnetica riporta come l’assunzione regolare di tè verde sarebbe benefica per le capacità cognitive e per il miglioramento dell’attenzione e della memoria a breve termine, aumentando la connettività tra le diverse aree cerebrali. Bisogna ricordare che il tè verde è anche un potente antiossidante, pertanto contrasta i danni causati dai radicali liberi, agisce contro lo stress ossidativo ed e la degenerazione cellulare, con potenziali effetti positivi su disturbi come la demenza senile.
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Come utilizzare le erbe e piante per la memoria? Spesso, benché si conoscano le proprietà delle diverse piante, risulta difficile capire come utilizzarle o integrarle in maniera organica nella propria dieta, rendendole appetibili oltre che funzionali alla salute del nostro organismo. Vogliamo proporvi la ricetta di un “cappuccino della memoria”, con bacopa e butterfly pea, da bere al mattino per migliorare il focus, l’attenzione e la concentrazione, iniziando al meglio la giornata. Per prepararlo vi occorreranno:
Sciogliete la polvere e lo sciroppo in 50 ml di acqua bollente. Scaldare il latte vegetale scelto e aggiungerlo al mix, successivamente aggiungere 30 gocce di tintura madre di ginkgo biloba.
https://www.lescienze.it/news/2010/12/09/news/il_cervello_che_impara_trovato_un_meccanismo_chiave-553719/
https://www.hindawi.com/journals/ecam/2018/2481076/
Activity of Ginkgo biloba extract on short-term memory
The chronic effects of an extract of Bacopa monniera (Brahmi) on cognitive function in healthy human subjects
The effect of the essential oils of lavender and rosemary on the human short-term memory