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Da Hong Pao, Rou Gui, Mei Zhan, Shui Xian, tutti nomi molto complicati e difficili da ricordare. Sono alcuni dei nomi di tè oolong provenienti da una zona in Cina che si chiama monti Wuyi, situati sul confine tra le province di Fujian e Jiangxi.
Cosa hanno di particolare i tè che vengono da questa zona? Iniziamo col dire che sono oolong e quindi tè semi ossidati, hanno una percentuale di ossidazione delle foglie molto alta, che oltrepassa il 60-70%, le foglie sono infatti molto scure. La loro particolarità sta nel gusto che raggiungono in tazza. Un sentore unico di orchidee e narcisi che si lega a frutta a pasta gialla sul fondo. I monti Wuyi già in epoca Tang (618-907 d.C.) erano zona di raccolti destinati alla corte imperiale, a voler sottolineare che questi tè erano apprezzati già da molto tempo. Oggi i monti Wuyi sono famosi anche per la loro biodiversità e per la bellezza dei paesaggi.
È il loro unico terroir ciò che li rende così particolari, assieme alla lavorazione delle foglie, che prevede un processo lunghissimo che dura quasi 48h, nelle quali il tea master deve essere sempre presente vigilando attentamente ogni fase.
Le piante di tè (P.S. ti sei mai chiesto se si scriva tè o the? Leggi il nostro articolo per scoprirlo!) crescono in mezzo alle numerose vette di Wuyi Shan (ce ne sono 36 diverse!), in questi luoghi impervi la raccolta delle foglie può solo essere manuale, oltre a ciò le gerle riempite di foglie vanno scese a spalla fino a valle dove attende il camion per portarle nelle zone dove verranno lavorate. Un lavoro dispendioso sia per il numero di persone che devono essere impiegate sia per il tempo che ci vuole per portarle avanti. I tè di rupe o tè di roccia dei monti Wuyi possono sembrare costosi a chi non ne conosce le qualità (Terza Luna li vende ad una media di 17€ per etto) in realtà si tratta di un prezzo più che dovuto per il lavoro e la grande saggezza che c’è dietro l’antico mestiere che questi tea master portano avanti permettendoci di gustare tazze di alcuni tè che solo 200 anni fa erano uso e consumo esclusivi della corte imperiale cinese.
Il Da Hong Pao è sicuramente uno degli oolong di roccia più conosciuti. I cespugli dai quali si raccoglieva fino a pochi anni fa sono oggi protetti dal governo e venerati dal popolo, i Da Hong Pao oolong di oggi derivano da piante prese originariamente dalle stesse rupi ma portate poi in luoghi più accessibili per permettere a un pubblico più ampio di poter provare le sue infusioni. Il Shui Xian riprende il nome di un fiore molto bello, il narciso. Questo oolong di roccia, sempre proveniente dalla stessa zona, è divenuto famoso per le sue note floreali appunto che richiamano persistentemente l’orchidea. Sullo sfondo si percepiscono le note minerali, comuni a tutti gli oolong dei monti Wuyi, che le radici di questi tè riportano sulle foglie, per essere estratte da noi in tazza. Rou Gui in cinese significa cannella ed è incredibile come un tè, non aromatizzato, possa richiamare le note dolci della cannella e del miele, solo in virtù del suo cultivar e della lavorazione che riceve. Mei Zhan è un altro cultivar dei monti Wuyi e chiude la carrellata degli oolong Wuyi online di Terza Luna. Sicuramente il meno conosciuto di questa sottocategoria di tè, ma non certo perché meno buono. Anzi, per certi aspetti il Mei Zhan sorprende. Presenta una ossidazione delle foglie minore rispetto ai suoi cugini, e le note floreali e speziate sono notevolmente diverse e più persistenti. Con un tocco di umami più spiccato che negli altri wuyi oolongs.
Sono tè che vanno infusi ad alte temperature, circa 90°. Si può scegliere di farli in due modi::
Difficile dire come estrarre il meglio in infusione. La preparazione del tè non è una scienza certa. Ci sono troppi fattori in gioco per poter avere un procedimento sempre uguale. Soprattutto all’inizio. E se siete all’inizio nella scoperta di questi tè non c’è niente di meglio che sperimentare!