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La frangola, scientificamente conosciuta come Frangula alnus Mill. o Rhamnus frangula, è un arbusto spontaneo appartenente alla famiglia delle Rhamnaceae, la cui presenza discreta ma diffusa caratterizza numerosi ambienti naturali europei. Il nome "frangola" deriva probabilmente dalla fragilità dei suoi rami, particolarmente flessibili e facili da spezzare - caratteristica che ne ha determinato anche l'utilizzo in ambito artigianale nel passato. Questo piccolo albero, originario dell'Europa e dell'Asia centrale, ha saputo conquistare anche territori in Africa settentrionale e, successivamente, è stato naturalizzato negli Stati Uniti orientali. La sua capacità di adattamento l'ha resa una pianta comune nei nostri ecosistemi, particolarmente nei luoghi umidi come le rive dei fiumi, i margini dei boschi e le zone paludose, dove trova il suo habitat ideale fino a circa 1000 metri di altitudine.
Se vuoi sfruttare al meglio le proprietà della frangola, la qualità della corteccia è essenziale. Su Terzaluna trovi corteccia di frangola essiccata, pronta all’uso per decotti e tisane. Raccolta con cura e lavorata nel rispetto dei tempi della natura, è il modo migliore per integrare questo rimedio nella tua routine quotidiana.
Frangola corteccia 50 g Proprietà lassative Taglio tisana Proveniente da raccolta spontanea A partire da 3,50€ Acquista
La frangola si presenta come un arbusto dall'aspetto elegante e facilmente riconoscibile:
La sua fioritura primaverile regala piccoli fiori discreti, mentre il ciclo vegetativo completo offre lo spettacolo di rami che possono contemporaneamente ospitare boccioli, fiori e frutti in diverse fasi di maturazione.
La corteccia di frangola rappresenta la parte più preziosa della pianta per l'uso erboristico e terapeutico. È proprio in questo sottile strato che si concentrano i principi attivi benefici, in particolare i glucosidi antrachinonici, responsabili delle sue proprietà lassative. Un aspetto fondamentale da sottolineare è che la corteccia fresca contiene sostanze irritanti (antranoli) potenzialmente dannose per l'intestino.
Per questo motivo, la corteccia deve necessariamente essere sottoposta a un processo di essiccazione e invecchiamento di almeno 1-2 anni prima dell'utilizzo. Questo procedimento permette l'ossidazione degli antranoli in antrachinoni, rendendo la corteccia sicura ed efficace.
Su Terzaluna potete trovare corteccia di frangola di qualità, già correttamente essiccata e pronta all'uso, per garantirvi tutti i benefici di questo rimedio naturale.
La frangola predilige decisamente i terreni umidi e sabbiosi, prosperando nei boschi di pianura o di montagna e lungo i corsi d'acqua. In Italia è particolarmente diffusa nelle regioni settentrionali, dove trova le condizioni climatiche ideali per il suo sviluppo.
Nei terreni più asciutti, l'arbusto si adatta assumendo un portamento più compatto e una fioritura concentrata principalmente in primavera. La sua capacità di adattamento ha portato alla coltivazione commerciale in diverse zone dell'Europa orientale, con raccolte significative in Russia, Paesi Bassi, Polonia, Bulgaria e Repubblica Ceca, dove le proprietà della corteccia di frangola vengono sfruttate per la produzione di rimedi erboristici.
La corteccia di frangola rappresenta un vero e proprio tesoro fitoterapico, la cui efficacia è riconosciuta e documentata dalla letteratura scientifica. Questa parte della pianta, opportunamente essiccata e stagionata, racchiude un complesso di proprietà che la rendono particolarmente preziosa nel panorama delle piante officinali. Vediamo nel dettaglio quali sono le caratteristiche che rendono la corteccia di frangola così speciale:
Queste proprietà rendono la corteccia di frangola un rimedio versatile e prezioso, particolarmente indicato nei casi in cui sia necessario avere feci più morbide senza ricorrere a lassativi aggressivi o chimici. La sua azione gentile ma efficace l'ha resa un rimedio tradizionale apprezzato da secoli nella fitoterapia europea.
La frangola deve la sua efficacia terapeutica a una composizione chimica particolarmente ricca e complessa. Al cuore delle proprietà di questa pianta troviamo i glucosidi antrachinonici, molecole bioattive che rappresentano i principali responsabili dell'effetto lassativo. In particolare, la corteccia contiene frangulina A e C, glucofranguline A e B e i loro agliconi, che costituiscono il patrimonio fitochimico distintivo di questo rimedio naturale.
Il meccanismo d'azione degli antrachinoni presenti nella frangola è affascinante nella sua semplicità biologica: una volta ingeriti, questi composti non vengono assorbiti nello stomaco o nell'intestino tenue, ma raggiungono intatti il colon, dove le flore batteriche intestinali li trasformano nelle loro forme attive. Questi metaboliti agiscono direttamente sulle cellule della mucosa intestinale, inibendo l'assorbimento di acqua ed elettroliti (principalmente sodio e cloro) e stimolando la secrezione di liquidi nel lume intestinale. L'aumento del contenuto acquoso ammorbidisce la massa fecale facilitandone il transito. Parallelamente, gli antrachinoni attivano i plessi nervosi della parete intestinale, intensificando i movimenti peristaltici in modo graduale ma efficace.
Questo duplice meccanismo - idratazione del contenuto intestinale e stimolazione della peristalsi - spiega perché l'effetto lassativo della corteccia di frangola si manifesti generalmente 6-8 ore dopo l'assunzione, tempo necessario affinché i principi attivi raggiungano il colon e vengano metabolizzati. Oltre agli antrachinoni, la corteccia contiene anche naftochinoni e tracce di alcaloidi peptidici come la frangulanina, insieme a sostanze amare, acido arachinico e ramnoxantina. Questa complessa sinergia di componenti contribuisce all'azione terapeutica complessiva, potenziando l'effetto principale e conferendo proprietà secondarie alla pianta.
Le ricerche scientifiche confermano l'efficacia di questi principi attivi, ma sottolineano anche l'importanza della corretta preparazione della corteccia. La presenza di antranoli nella corteccia fresca, potenzialmente irritanti per l'intestino, rende indispensabile il processo di essiccazione e invecchiamento, durante il quale questi composti si ossidano trasformandosi negli antrachinoni terapeuticamente attivi e ben tollerati dall'organismo.
La corteccia di frangola, con il suo ricco patrimonio di principi attivi, offre numerosi benefici che la rendono un prezioso alleato per il nostro benessere quotidiano. Ecco i principali vantaggi che questa pianta officinale può apportare quando utilizzata in modo consapevole:
A differenza di molti lassativi chimici, la frangola non provoca contrazioni intestinali dolorose, ma agisce in modo graduale e rispettoso della fisiologia del corpo, permettendo di ritrovare il proprio ritmo naturale senza traumi o scompensi. Questo approccio gentile ma efficace rappresenta l'essenza della fitoterapia consapevole: lavorare con la natura, non contro di essa.
La natura ha i suoi tempi, e la frangola lo insegna: la sua corteccia, prima di essere utilizzata, deve riposare e stagionare per almeno un anno. Se non vuoi rischiare prodotti non maturi o di bassa qualità, su Terzaluna trovi corteccia di frangola essiccata con cura e pronta all’uso. Scoprila ora!
La frangola, con la sua preziosa corteccia, vanta una storia di utilizzi tanto ricca quanto affascinante che attraversa secoli di tradizioni popolari e pratiche erboristiche. Questo versatile arbusto ha trovato impiego in ambiti sorprendentemente diversi, dalla medicina tradizionale all'artigianato, fino ad applicazioni industriali ormai dimenticate.
In ambito fitoterapico, la corteccia di frangola si presenta in diverse forme, ciascuna adatta a specifiche esigenze. Negli scaffali delle erboristerie moderne possiamo trovare:
Un tempo, la versatilità della frangola andava ben oltre l'uso medicinale. Nel bolognese, i rametti flessibili venivano sapientemente lavorati per creare cannucce da pipa, mentre in Svizzera e nei paesi dell'Est Europa, il carbone ottenuto dal suo legno - noto per l'eccezionale rapidità di combustione - era ricercato per la produzione di polvere da sparo. La sua corteccia ha trovato impiego anche in tintoria, grazie ai pigmenti naturali che potevano essere estratti per colorare tessuti.
Per beneficiare delle proprietà della corteccia di frangola, è fondamentale seguire modalità di assunzione corrette.
Il decotto rappresenta una delle preparazioni più efficaci: basta far bollire per 10-15 minuti circa 30-40 grammi di corteccia essiccata in un litro d'acqua, lasciare riposare coperto per diverse ore (idealmente una notte intera) e filtrare prima dell'uso.
Per chi preferisce metodi più veloci, l'infuso a freddo offre un'alternativa delicata: lasciare in infusione un cucchiaino di corteccia sminuzzata in una tazza d'acqua per un'intera giornata, filtrare e consumare alla sera prima di coricarsi, eventualmente dolcificando con un po' di miele.
Per quanto riguarda l'estratto secco, la dose consigliata è generalmente di 2-3 mg per chilo di peso corporeo al giorno. Poiché i principi attivi della frangola impiegano circa 10-12 ore per manifestare il loro effetto, è consigliabile assumere qualsiasi preparazione alla sera, prima di coricarsi, per ottenere benefici al risveglio.
La linfa della pianta, meno conosciuta ma altrettanto utile, viene talvolta impiegata come collutorio naturale contro afte e stomatiti, dimostrando come ogni parte di questa pianta officinale possa offrire proprietà benefiche quando utilizzata correttamente.
La preparazione della tisana di frangola richiede particolare attenzione, soprattutto per quanto riguarda il dosaggio. Questa pianta officinale, con le sue potenti proprietà lassative, va utilizzata con consapevolezza e rispetto delle dosi consigliate, per goderne appieno i benefici senza incorrere in effetti indesiderati.
È importante sottolineare che, in accordo con le normative europee, i prodotti contenenti derivati antrachinonici come la corteccia di frangola sono soggetti a specifiche regolamentazioni che ne limitano l'uso continuativo, proprio per tutelare la salute dei consumatori.
Ecco come preparare correttamente una tisana di corteccia di frangola dalle proprietà benefiche:
La tisana di frangola si presenta con un caratteristico colore ambrato, che vira verso tonalità rossastre con l'aumentare del tempo di infusione. L'aroma è intenso e leggermente terroso, con note legnose che raccontano la storia di questa corteccia dalle antiche virtù. Il momento ideale per assumerla è la sera, circa un'ora prima di coricarsi, considerando che l'effetto lassativo si manifesta generalmente dopo 8-10 ore dall'assunzione.
Per cicli depurativi, è possibile alternare la frangola con altre piante dalle proprietà simili ma con meccanismi d'azione differenti, come malva, altea o semi di lino, creando un programma di benessere intestinale personalizzato e non aggressivo.
Una tisana di frangola ben fatta parte sempre da una corteccia di qualità, essiccata e stagionata al punto giusto. Se non vuoi rischiare prodotti troppo freschi o poco efficaci, su Terzaluna trovi corteccia di frangola pronta all’uso, perfetta per infusioni e decotti. Acquistala ora e prepara la tua tisana nel modo giusto!
La frangola, nonostante le sue preziose proprietà terapeutiche, non è adatta a tutti e in alcune situazioni specifiche il suo utilizzo deve essere assolutamente evitato. Conoscere queste controindicazioni è fondamentale per un approccio sicuro e consapevole a questo rimedio naturale.
La corteccia di frangola, con la sua potente azione sul sistema intestinale, richiede particolare cautela in diverse condizioni. In primo luogo, è categoricamente sconsigliata durante la gravidanza e l'allattamento, periodi in cui l'organismo femminile necessita di particolare protezione. Anche per i bambini al di sotto dei 12 anni l'utilizzo è controindicato, e in ogni caso è sempre necessario consultare preventivamente il pediatra prima di somministrare qualsiasi prodotto a base di frangola ai più piccoli.
Chi soffre di patologie infiammatorie intestinali come colite, morbo di Crohn, diverticolite o sindrome dell'intestino irritabile dovrebbe evitare questo rimedio, che potrebbe aggravare i sintomi e intensificare l'infiammazione. Allo stesso modo, condizioni come l'occlusione intestinale, l'appendicite, le emorroidi infiammate o le fistole perianali rappresentano controindicazioni assolute all'uso della frangola.
Particolare attenzione va prestata in caso di dolori addominali di origine sconosciuta: in queste situazioni, l'assunzione di rimedi lassativi come la frangola potrebbe mascherare sintomi importanti e ritardare diagnosi necessarie. Anche durante il ciclo mestruale, specialmente se doloroso, è preferibile evitare la corteccia di frangola, che potrebbe intensificare i crampi e il disagio.
Le persone con problemi renali, in particolare glomerulonefriti, dovrebbero consultare il proprio medico prima di utilizzare questo rimedio, così come chi soffre di gastrite o ulcera peptica, condizioni nelle quali l'irritazione provocata dai principi attivi della pianta potrebbe risultare problematica.
Non meno importante è l'aspetto delle allergie: chi presenta sensibilità nota verso piante della famiglia delle Rhamnaceae dovrebbe astenersi dall'utilizzo di qualsiasi preparato a base di frangola per evitare reazioni allergiche potenzialmente serie.
In tutti i casi di dubbio, è sempre consigliabile confrontarsi con un medico o un erborista qualificato prima di iniziare un trattamento con corteccia di frangola, privilegiando un approccio personalizzato che tenga conto della propria storia clinica e delle eventuali terapie farmacologiche in corso.
La frangola, pur essendo un rimedio naturale efficace, può comportare alcuni effetti indesiderati che è importante conoscere prima di utilizzarla. L'assunzione di preparati a base di corteccia di frangola può provocare disturbi gastrointestinali di diversa intensità, manifestandosi principalmente con dolori addominali e diarrea. In alcuni soggetti particolarmente sensibili, si possono verificare anche episodi di vomito, specialmente quando si utilizza la droga vegetale non correttamente essiccata.
Un aspetto particolarmente critico riguarda l'uso prolungato di questo rimedio naturale. L'assunzione continuativa di frangola può causare una significativa perdita di elettroliti, con particolare riferimento al potassio, fino a provocare ipokaliemia. Questa condizione si verifica quando i livelli di potassio nel sangue scendono sotto la soglia normale, compromettendo il corretto funzionamento muscolare e nervoso.
Le conseguenze di un utilizzo eccessivamente prolungato non si limitano solo allo squilibrio elettrolitico, ma possono estendersi anche all'apparato urinario, con il rischio di sviluppare nefropatie. La perdita continua di sali minerali può inoltre favorire la comparsa di edema e, in casi più gravi, accelerare il processo di deterioramento osseo, con conseguente indebolimento della struttura scheletrica.
È fondamentale prestare attenzione ai segnali che il corpo invia durante l'assunzione della corteccia di frangola. La comparsa di crampi addominali persistenti, diarrea prolungata o altri disturbi gastrointestinali rappresenta un chiaro invito a sospendere il trattamento e consultare un professionista della salute. Questi effetti collaterali, sebbene generalmente transitori, possono diventare problematici se sottovalutati o ignorati.
Per ridurre al minimo il rischio di effetti indesiderati, è consigliabile iniziare con dosaggi ridotti, verificando la risposta individuale, e limitare l'utilizzo della frangola a periodi brevi e ben definiti, evitando l'uso continuativo che può portare a fenomeni di assuefazione, rendendo necessarie dosi sempre maggiori per ottenere lo stesso effetto lassativo.
La frangola, con i suoi potenti derivati antrachinonici, può interagire significativamente con diversi farmaci, creando potenziali rischi per chi segue terapie farmacologiche. Le interazioni più rilevanti riguardano i glicosidi digitalici come la digossina, utilizzati per problemi cardiaci, dove la perdita di potassio causata dalla frangola può amplificare gli effetti del farmaco, aumentando il rischio di aritmie e altri disturbi cardiaci.
Particolarmente delicata è l'interazione con i diuretici, specialmente quelli non risparmiatori di potassio. In questo caso, l'effetto combinato può provocare una pericolosa deplezione elettrolitica, con conseguenze potenzialmente gravi sull'equilibrio idro-salino dell'organismo. Anche l'assunzione contemporanea di corteccia di frangola e contraccettivi orali richiede cautela, poiché l'effetto lassativo può ridurre l'assorbimento della pillola anticoncezionale, compromettendone l'efficacia.
Un aspetto spesso sottovalutato riguarda la capacità della frangola di ridurre l'assorbimento intestinale di farmaci assunti per via orale. Questo fenomeno si verifica perché l'accelerazione del transito intestinale provocata dai principi attivi della pianta può impedire il completo assorbimento delle sostanze farmacologiche, riducendone l'efficacia terapeutica.
Per chi assume farmaci anticoagulanti o antiaggreganti, è necessaria particolare prudenza, poiché le alterazioni dell'assorbimento intestinale possono influenzare i livelli ematici di questi medicinali, con potenziali rischi emorragici o trombotici. Analogamente, i farmaci per il controllo della glicemia possono subire variazioni nella loro biodisponibilità quando associati alla frangola.
La regola d'oro per evitare problemi è semplice ma fondamentale: consultare sempre il proprio medico prima di associare qualsiasi preparato a base di frangola a terapie farmacologiche in corso, anche quando si tratta di farmaci da banco o apparentemente innocui. Questa precauzione diventa ancora più importante per chi segue terapie croniche o assume più farmaci contemporaneamente, situazioni in cui il rischio di interazioni aumenta esponenzialmente.
La frangola, questo prezioso alleato del benessere intestinale, merita di essere scelta con cura e consapevolezza. Riconoscere una corteccia di qualità è fondamentale per garantirsi tutti i benefici di questo rimedio naturale: dovrebbe presentarsi con una colorazione grigio-brunastra uniforme, priva di muffe o alterazioni, e conservare il suo caratteristico aroma leggermente amarognolo. Al tatto, una buona corteccia di frangola risulta secca ma non fragile, segno di una corretta essiccazione che ne preserva i principi attivi.
Su Terzaluna abbiamo selezionato con passione e rigore le migliori cortecce di frangola disponibili, seguendo un processo di approvvigionamento che rispetta sia la pianta che l'ambiente.
La nostra corteccia di frangola proviene da raccolta sostenibile in aree incontaminate, dove la pianta cresce spontaneamente assorbendo tutti i nutrienti del suo habitat naturale.
La qualità fa la differenza in questo percorso, e noi di Terzaluna ci impegniamo ogni giorno affinché possiate contare su prodotti autentici, efficaci e rispettosi della tradizione erboristica, per ritrovare l'equilibrio e l'armonia del vostro corpo in modo delicato e naturale.