Biancospino: Proprietà e Utilizzi della Crataegus monogyna

Biancospino: Proprietà e Utilizzi della Crataegus monogyna

Alla scoperta dei benefici del biancospino, le controindicazioni e usi in erboristeria

Il biancospino, noto scientificamente come Crataegus monogyna, è un arbusto spontaneo appartenente alla famiglia delle Rosaceae. Questa pianta, che cresce facilmente in diverse zone, è conosciuta per le sue proprietà benefiche, in particolare per il suo effetto positivo sul cuore e sul sistema circolatorio. Le parti utilizzate a scopo terapeutico sono principalmente le foglie e i fiori, raccolti durante la fioritura. In questo articolo, esploreremo nel dettaglio le caratteristiche del biancospino, i suoi principi attivi, le proprietà curative e i diversi utilizzi in ambito fitoterapico, con attenzione alle eventuali controindicazioni e precauzioni d'uso.

biancospino

Biancospino: cos'è? 

Il biancospino (Crataegus monogyna), noto anche come spino bianco o spina di maggio, è un arbusto appartenente alla famiglia delle Rosaceae. Questa pianta, dal nome botanico che deriva dal greco "kràtaigos" (forza e robustezza), cresce spontaneamente nelle zone temperate dell'emisfero nord, compresa l'Italia, prediligendo terreni umidi e ambienti freschi.

In erboristeria, il biancospino è ampiamente utilizzato per le sue numerose proprietà benefiche, note sin dall'antichità. Le parti della pianta impiegate a scopo terapeutico sono principalmente foglie, fiori e frutti, raccolti in diversi periodi dell'anno. I fiori bianchi, che sbocciano tra aprile e maggio, erano tradizionalmente associati alla speranza e alla fertilità, tanto da essere utilizzati per adornare le acconciature e gli abiti delle spose. Le bacche rosse, invece, maturano verso la fine dell'estate e rimangono disponibili durante tutta la stagione fredda.

Oltre all'uso fitoterapico, il biancospino trova impiego anche come pianta ornamentale e, in passato, veniva coltivato per creare siepi difensive grazie ai suoi rami spinosi. I frutti, inoltre, possono essere utilizzati in ambito alimentare per la preparazione di sciroppi, gelatine e farine. Grazie al suo fitocomplesso, il biancospino offre molteplici benefici per l'organismo, in particolare per il benessere del cuore e del sistema circolatorio, rendendolo una pianta preziosa nella medicina naturale.

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Pianta

Il biancospino (Crataegus monogyna) è un arbusto o piccolo albero appartenente alla famiglia delle Rosaceae, molto ramificato e spinoso. Può raggiungere un'altezza compresa tra i 50 centimetri e i 6 metri. Vediamone insieme le caratteristiche botaniche:

Portamento e corteccia:

  • Arbusto cespuglioso e spinoso, raramente supera i 5 metri di altezza
  • Corteccia compatta, di colore grigio-giallastro che si scurisce con l'età
  • Rami giovani dotati di spine alla base dei rametti brevi (brocche)

Foglie:

  • Picciolate e di forma romboidale
  • Lunghe 2-6 centimetri, con lobi dentellati e incisi profondamente
  • Caduche

Fiori:

  • Piccoli e bianco-rosati, riuniti in corimbi da 5 a 25 fiori
  • Petali lunghi 5-6 millimetri
  • Fioriscono in primavera (aprile-maggio)
  • Molto profumati

Frutti:

  • Falsi frutti di forma ovale e colore rosso a maturazione
  • Dimensioni di circa 1 centimetro
  • Contengono il vero frutto sotto forma di 1 o 2 noccioli
  • Maturano tra settembre e ottobre, rimanendo sull'arbusto anche durante l'inverno

Habitat e distribuzione:

  • Diffuso in Europa, Asia minore, Caucaso, Nord Africa e America del Nord
  • Vegeta ai limiti dei boschi, nelle radure e nel sottobosco
  • Predilige terreni calcarei e si trova dalla pianura fino a 1.500 metri di altitudine

Coltivazione e propagazione:

  • Può essere propagato per seme (con un periodo di dormienza di circa 18 mesi), talea o polloni radicali
  • In alcune regioni del nord Italia, la commercializzazione e messa a dimora di nuove piante è vietata poiché considerato vettore di diffusione del batterio Erwinia amylovora, responsabile del "Colpo di fuoco batterico" nei frutteti.

Principi attivi

Il biancospino contiene un fitocomplesso ricco di principi attivi, tra cui:

Flavonoidi:

  • Iperoside
  • Vitexina
  • Luteolina
  • Rutina
  • Quercetina
  • Apigenina

Acidi triterpenici pentaciclici:

  • Acido ursolico
  • Acido crategolico
  • Acido oleanolico
  • Acido acantolico
  • Acido neotegolico

Altri costituenti chimici:

  • Leucoantocianidine
  • Acidi fenolcarbossilici
  • Steroli
  • Amine
  • Aminopurine

Questi principi attivi conferiscono al biancospino proprietà cardiotoniche, vasodilatatorie e sedative, rendendolo un prezioso alleato per la salute del sistema cardiovascolare.

Biancospino: proprietà

Il biancospino è noto per le sue molteplici proprietà benefiche, che lo rendono un prezioso alleato per la salute. Ecco un elenco delle principali proprietà di questa pianta:

  • Azione cardiotonica: il biancospino ha un effetto positivo sulla funzionalità cardiaca, migliorando la contrattilità del miocardio e aumentando la forza di contrazione del cuore. Questa proprietà è attribuita principalmente alle proantocianidine contenute nella pianta.
  • Attività antipertensiva: i flavonoidi presenti nel biancospino contribuiscono a ridurre la pressione arteriosa, agendo come vasodilatatori e favorendo una migliore circolazione sanguigna. Questa proprietà è particolarmente utile nei casi di ipertensione lieve o moderata.
  • Effetto sedativo: il biancospino possiede anche un'azione calmante sul sistema nervoso centrale, grazie alla presenza di tannini e flavonoidi. Questa proprietà può essere sfruttata per ridurre l'ansia, lo stress e migliorare la qualità del sonno.
  • Azione antiossidante: i flavonoidi contenuti nel biancospino, come la quercetina, sono potenti antiossidanti in grado di contrastare l'azione dei radicali liberi e proteggere le cellule dallo stress ossidativo. Questa proprietà è importante per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e infiammatorie.
  • Effetto antiaritmico: il biancospino può contribuire a regolarizzare il ritmo cardiaco, riducendo le palpitazioni e le aritmie. Questa proprietà è legata all'azione dei flavonoidi e delle proantocianidine sulla conduzione elettrica del cuore.
  • Attività antiaggregante piastrinica: alcuni studi suggeriscono che i flavonoidi presenti nel biancospino possano inibire l'aggregazione delle piastrine, riducendo il rischio di formazione di trombi e migliorando la fluidità del sangue.

Queste proprietà rendono il biancospino un valido supporto per il benessere cardiovascolare, in particolare nei casi di lievi disturbi cardiaci, ipertensione e ansia. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare un medico o un erborista qualificato prima di iniziare un trattamento con questa pianta.

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Benefici del biancospino

I benefici del biancospino sono molteplici e riguardano principalmente la salute del cuore e del sistema cardiovascolare. Grazie al suo fitocomplesso ricco di principi attivi, questa pianta offre un valido supporto per il benessere dell'organismo. Ecco un elenco dei principali benefici associati al biancospino:

  • Sostegno alla funzionalità cardiaca: il biancospino agisce come cardio-tonico, migliorando la contrattilità del miocardio e aumentando la forza di contrazione del cuore. Questo effetto è attribuito principalmente alle proantocianidine contenute nella pianta, che favoriscono un'azione inotropa positiva e un risparmio del consumo di ossigeno da parte del muscolo cardiaco.
  • Regolazione della pressione arteriosa: i flavonoidi presenti nel biancospino, come la vitexina e l'iperoside, contribuiscono a ridurre la pressione arteriosa, agendo come vasodilatatori dei vasi sanguigni addominali e coronarici. Questa proprietà rende il biancospino utile nel trattamento dell'ipertensione lieve o moderata.
  • Riduzione di ansia e stress: grazie alla sua azione sedativa sul sistema nervoso centrale, il biancospino può essere impiegato per alleviare stati di agitazione, angoscia e ansia. I tannini e i flavonoidi contenuti nella pianta favoriscono un effetto calmante, contribuendo anche a migliorare la qualità del sonno in caso di insonnia.
  • Azione antiaritmica: il biancospino può aiutare a regolarizzare il ritmo cardiaco, riducendo le palpitazioni e le aritmie. Questa proprietà è legata all'azione dei flavonoidi e delle proantocianidine sulla conduzione elettrica del cuore, modulando la concentrazione intracellulare di calcio.
  • Protezione antiossidante: i potenti antiossidanti presenti nel biancospino, come la quercetina e la rutina, contrastano l'azione dei radicali liberi e proteggono le cellule dallo stress ossidativo. Questa proprietà è importante per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e infiammatorie.

Il biancospino si rivela un prezioso alleato per il benessere del cuore e del sistema circolatorio, offrendo un supporto naturale in caso di lievi disturbi cardiaci, ipertensione, ansia e stress. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare un medico o un erborista qualificato prima di iniziare un trattamento con questa pianta, per valutarne l'adeguatezza in base alle proprie condizioni di salute.

gocce di biancospino in bottiglia

Usi del biancospino

Il biancospino è una pianta versatile che trova impiego in diversi ambiti, grazie alle sue molteplici proprietà benefiche. Ecco un elenco dei principali usi di questa preziosa pianta:

  • Uso terapeutico: il biancospino è ampiamente utilizzato in fitoterapia per il trattamento di disturbi cardiovascolari lievi, come l'ipertensione, le palpitazioni e le aritmie. Le sue proprietà cardiotoniche, vasodilatatorie e sedative lo rendono un valido supporto per il benessere del cuore e del sistema circolatorio. L'uso terapeutico del biancospino verrà approfondito in dettaglio nel prossimo paragrafo.
  • Uso cosmetico: i fiori di biancospino possono essere impiegati per preparare bagni rilassanti, grazie alla loro azione calmante sul sistema nervoso. L'aggiunta di qualche manciata di fiori essiccati all'acqua del bagno favorisce il rilassamento e aiuta a combattere lo stress e l'ansia.
  • Uso alimentare: le bacche rosse del biancospino, chiamate "pomi", possono essere utilizzate in cucina per preparare marmellate, composte e gelatine. Questi frutti, dal sapore dolce-acidulo, si prestano bene ad essere abbinati ad altre varietà di frutta per creare gustose conserve.
  • Uso mellifero: il biancospino è una pianta molto bottinata dalle api, grazie ai suoi fiori profumati ricchi di nettare. Tuttavia, la produzione di miele monoflorale di biancospino è piuttosto rara, poiché spesso questa pianta si trova in minoranza rispetto ad altre specie mellifere presenti nel territorio.
  • Uso ornamentale: grazie al suo portamento cespuglioso e alla fioritura abbondante, il biancospino è apprezzato come pianta ornamentale in giardini e parchi. In passato, veniva anche utilizzato per creare siepi difensive, sfruttando i suoi rami spinosi che formavano una barriera pressoché impenetrabile.
  • Uso come combustibile: il legno di biancospino, denso e pesante, è un ottimo combustibile da ardere. Questo uso, tuttavia, è meno comune rispetto agli altri impieghi della pianta.

Usi terapeutici del biancospino

Il biancospino è una pianta officinale ampiamente utilizzata in fitoterapia per le sue molteplici proprietà benefiche, in particolare per il supporto al benessere cardiovascolare. Gli usi terapeutici del biancospino si basano sul suo fitocomplesso ricco di principi attivi, tra cui flavonoidi, acidi triterpenici pentaciclici e proantocianidine. Ecco un approfondimento sugli impieghi terapeutici di questa preziosa pianta:

Disturbi cardiovascolari lievi:

Il biancospino trova applicazione nel trattamento di lievi problemi cardiaci, grazie alla sua azione cardiotonica e regolatrice della pressione arteriosa. Può essere utilizzato come supporto in caso di:

  • Insufficienza cardiaca lieve: migliora la contrattilità del miocardio e la forza di contrazione del cuore.
  • Ipertensione lieve o moderata: agisce come vasodilatatore, favorendo una migliore circolazione sanguigna.
  • Palpitazioni e aritmie: contribuisce a regolarizzare il ritmo cardiaco, riducendo le anomalie nella conduzione elettrica del cuore.

Ansia e disturbi del sonno:

Grazie alla sua azione sedativa sul sistema nervoso centrale, il biancospino può essere impiegato per alleviare stati di agitazione, stress e ansia

Favorisce inoltre un miglioramento della qualità del sonno in caso di insonnia o difficoltà ad addormentarsi.

Menopausa

L'assunzione di biancospino può essere utile durante la menopausa per contrastare i disturbi associati a questa fase della vita, come vampate di calore, palpitazioni e sbalzi d'umore.

Come assumere il biancospino?

Il biancospino può essere assunto in diverse forme, a seconda delle preferenze individuali e delle indicazioni del medico o dell'erborista. Le principali modalità di assunzione sono:

  • Infuso o decotto: preparato con foglie e fiori di biancospino essiccate, da assumere due o tre volte al giorno.
  • Tintura madre: estratto idroalcolico da diluire in acqua e assumere secondo le indicazioni del produttore.
  • Capsule o compresse: integratori a base di estratto secco titolato, con dosaggio standardizzato di principi attivi.
  • Gocce: estratto liquido concentrato, noto come "biancospino in gocce", da diluire in acqua e assumere secondo le istruzioni.

È fondamentale seguire sempre le indicazioni di un professionista qualificato per individuare la forma di assunzione e il dosaggio più adatti alle proprie esigenze.

Oltre al biancospino, esistono altre piante officinali con proprietà sedative e rilassanti che possono essere utilizzate in sinergia per favorire il benessere psicofisico. Tra queste, si annoverano la camomilla, la melissa, la passiflora, la valeriana e il tiglio. Queste piante possono essere assunte singolarmente o in combinazione, sotto forma di infusi, tinture o integratori, sempre sotto consiglio di un esperto.

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Biancospino: controindicazioni

Nonostante i numerosi benefici del biancospino, è importante conoscere anche le sue possibili controindicazioni e avvertenze. 

L'utilizzo di questa pianta per il trattamento dei disturbi cardiovascolari dovrebbe sempre avvenire su indicazione e sotto lo stretto controllo del medico. È necessario che il medico monitori regolarmente la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa dei pazienti sottoposti al trattamento con biancospino. Se dopo sei settimane non si notano miglioramenti o in caso di comparsa di edema agli arti inferiori o dolore toracico, è fondamentale sospendere l'assunzione del prodotto e contattare immediatamente il medico.

L'uso del biancospino è controindicato in caso di ipersensibilità nota verso uno o più componenti, durante la gravidanza, l'allattamento e nei bambini al di sotto dei 12 anni di età. Inoltre, deve essere usato con cautela in presenza di bradicardia (frequenza cardiaca inferiore a 60 battiti al minuto) e nei disturbi della conduzione dello stimolo elettrico nel cuore.

È bene ricordare che, sebbene si tratti di rimedi naturali, il biancospino e le sue preparazioni non devono essere utilizzati indiscriminatamente. La possibilità di ricorrere al loro uso andrebbe sempre discussa con il proprio medico o con uno specialista. Le malattie cardiache sono problematiche serie che richiedono un approccio attento e mirato, evitando il fai-da-te.

Occorre segnalare al medico qualsiasi effetto inatteso o malessere che dovesse manifestarsi in seguito all'assunzione di biancospino, come un aumento degli attacchi di angina, un'intensificazione del dolore o un maggiore senso di affaticamento durante l'attività fisica. In generale, l'uso di integratori alimentari, anche se a base di erbe o spezie comuni, dovrebbe essere intrapreso solo dopo aver consultato il proprio medico di famiglia, soprattutto in presenza di problemi di salute preesistenti o di una effettiva carenza di determinate sostanze nutritive.

Effetti collaterali e interazioni farmacologiche

Il biancospino è generalmente ben tollerato e gli effetti collaterali sono rari. Tuttavia, come per tutte le erbe medicinali e i rimedi naturali, anche il biancospino può causare alcuni effetti indesiderati in individui sensibili o predisposti. I disturbi più comuni riguardano l'apparato gastrointestinale, come nausea, soprattutto in pazienti affetti da gastrite o ulcera peptica. Questi sintomi, comunque, tendono a scomparire con la sospensione dell'assunzione di biancospino.

In alcuni casi, l'uso di questa pianta può scatenare mal di testa, emicrania, vertigini, capogiri e palpitazioni nelle persone predisposte o che soffrono di determinate patologie. Altri effetti indesiderati riportati includono vampate di calore, dispnea e flatulenza.

Per quanto riguarda le interazioni farmacologiche, il biancospino può interferire con l'attività di diversi farmaci. In particolare, può potenziare l'effetto di antiaggreganti piastrinici, aumentando il rischio di sanguinamenti, e di glicosidi cardioattivi, come la digossina, amplificandone l'azione sul cuore. Inoltre, il biancospino può interagire con antiaritmici, betabloccanti e calcio antagonisti, utilizzati per dilatare i vasi sanguigni e abbassare la pressione arteriosa.

Sembra, infine, che gli estratti di bacche di biancospino possano ridurre l'efficacia della fenilefrina, principio attivo comunemente utilizzato nei decongestionanti nasali. Non è possibile escludere a priori anche una possibile interazione con farmaci per il trattamento della disfunzione erettile, come gli inibitori della 5-fosfodiesterasi, aumentando il rischio di pressione bassa, o con i nitrati, portando a capogiri o sensazione di testa leggera.

In conclusione, nonostante il biancospino sia considerato un rimedio naturale sicuro, è sempre consigliabile consultare un medico prima di iniziare ad assumerlo, specialmente in presenza di patologie preesistenti o se si stanno già assumendo altri farmaci. Seguire le terapie prescritte e uno stile di vita sano rimane il modo migliore per prendersi cura della propria salute.

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Terza Luna Scritto da Terza Luna
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