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Sono in molti ad approcciarsi al tè per i suoi benefici sulla la salute, per la varietà di sapori esistenti o come alternativa al caffè, ed è facile lasciarsi conquistare dai suoi aromi e consumarne diverse tazze al giorno. Ma bere troppo tè fa male alla salute? Si sa, come per tutte le cose, non bisogna mai esagerare: il tè fa bene, ma in quantità eccessive potrebbe avere degli effetti collaterali, proprio per un sovraddosaggio delle sostanze che rendono questa bevanda così benefica. Ci sono poi alcuni tipi di tè il cui consumo eccessivo potrebbe risultare in diverse problematiche, specialmente in soggetti che presentano particolari esigenze o patologie: si pensa spesso che il tè verde sia un elisir per la salute, e spesso si tende a consumarne quantità eccessive pensando che più se ne beve, più ci farà stare meglio, demonizzando il tè nero per i contenuti di caffeina. Spesso, in realtà, un tè verde, se consumato in eccesso, può avere anche effetti collaterali ben peggiori di un tè nero. Quando fa male bere tè, dunque, e quanto tè si può bere al giorno? Quali sono i tè che fanno male? Scopriamolo insieme”
Prima di parlare dei possibili effetti collaterali del tè, e di quanto sia bene consumarne, è d’obbligo precisare che bere tè (che dopotutto è la terza bevanda più consumata al mondo) fa bene alla mente, ai muscoli, al cuore e alla memoria. In Oriente, sin dall’antichità, le popolazioni bevevano tè per i suoi effetti benefici, e questa bevanda è tutt’ora al centro di ‘cerimonie del tè’, dei veri e propri rituali per la mente e per il corpo. Secondo alcuni studi il tè farebbe bene alle funzioni cerebrali, in particolare per i contenuti di L-teanina e catechine, contiene antiossidanti, utili a combattere i radicali liberi e l’invecchiamento cellulare, aiuta il metabolismo e contribuisce alla prevenzione di infezioni batteriche. Nonostante i benefici, tuttavia, un elevato consumo di tè non è sempre una buona idea, e spesso le sostanze così benefiche che lo rendono una bevanda salutare possono essere causa di diversi effetti collaterali.
Il primo punto su cui fare chiarezza è che il tè generalmente contiene teina, e pertanto non solo può generare dipendenza, ma un eccessivo consumo di tè nella giornata può causare quella che viene definita ‘ubriachezza da tè’. I contenuti di caffeina nel tè rendono questa bevanda un potente stimolante, e ci sono tè in particolare con livelli molto elevati di teina, il cui consumo, al pari del caffè (alcuni sostengono che la caffeina presente nel tè abbia addirittura effetti peggiori rispetto a quella del caffè), può facilitare la comparsa di emicrania, provocare insonnia e peggiorare i disturbi del sonno, nonché aumentare il nervosismo, sensazioni di ansia, palpitazioni, arrivando anche a provocare nausea, mal di stomaco e vomito. Ci sono alcuni tè particolarmente ricchi di teina, come il tè verde, i tè bianchi ed alcuni tè neri, oltre che al tè matcha, che spesso viene consumato in grandi quantità per le sue proprietà benefiche. Spesso si tende a pensare che i tè neri facciano male proprio per i contenuti di teina, e li si evita, facendo invece grande consumo di tè verde: in realtà molti tè neri hanno contenuti di teina più bassi dei tè verdi! Scopri di più nel nostro articolo sui tè a basso contenuto di teina.
Come già detto alcuni tè se consumati in eccesso possono essere dannosi per lo stomaco, a causa dei contenuti di teina, o perché si tratta di tè più ‘crudi’. La concentrazione di caffeina in alcuni tè può causare nausea o dolori di stomaco, in quanto aumenta la quantità di acido coinvolta nei processi di digestione.
Il consumo di tè verde è spesso associato alla prevenzione di malattie cardiovascolari aterosclerotiche, per via dei contenuti di catechine, sebbene non ci siano dimostrazioni sufficienti a livello epidemiologico. D’altro canto il tè, a causa del contenuto di caffeina, può aumentare la pressione del sangue e accelerare il battito cardiaco, mettendo sotto pressione il sistema cardiovascolare. Può inoltre stimolare il sistema nervoso e peggiorare situazioni di ansia, nervosismo e stress. Si sconsiglia infatti il consumo eccessivo di tè a soggetti affetti da disturbi cardiovascolari, scompensi cardiaci e a chi soffre di problemi di ansia.
Il fero è un minerale fondamentale per il benessere dell’organismo, essenziale per la produzione di emoglobina, tuttavia alimenti come il tè ne inibiscono l’assorbimento (così come quello del calcio), poiché ricchi di tannini. I tannini formano con il ferro complessi insolubili che ne inibiscono l’assimilazione. Per ridurre i tannini presenti nel tè si suggerisce di ridurre il tempo di infusione (sebbene questo ridurrà anche l’estrazione delle sostanze benefiche, nonché della caffeina). Un tè leggero ed estratto per 4-5 minuti diminuirà il concentrato di tannini. Il tè viene infatti spesso consigliato a fine pasto per quei soggetti con patologie caratterizzate da alti livelli di ferro.
Durante la gravidanza è preferibile evitare un consumo eccessivo di tè, in particolare di tè come il tè verde, che per i contenuti di caffeina e catechine potrebbe interferire con l’effetto dell’acido folico, sostanza molto importante nella prevenzione dello sviluppo della spina bifida o nel prevenire un parto prematuro. In particolare si sconsiglia l’assunzione giornaliera di tè verde, tè nero e oolong in gravidanza poiché la teina potrebbe portare nel bambino disturbi come aumentata frequenza cardiaca o insonnia.
Il consumo eccessivo di tè è sconsigliato per chi è sottoposto a terapia farmaceutica, poiché potrebbe interferire con determinati medicinali e comprometterne l’efficacia. È sempre consigliato riferirsi al proprio medico circa il consumo della bevanda.
Quanto tè verde si può bere? Qual è la dose giornaliera di tè? Quanto tè è troppo tè? Queste sono solo alcune delle domande che ci pervengono relativamente al consumo di tè nella giornata. Avendo stabilito che un consumo eccessivo di tè, come di qualsiasi altra bevanda contenente caffeina, non è mai una buona idea, esiste un limite noto di quanto tè si può bere al giorno? Si sa, il piacere di una tazza di tè caldo ad accompagnare la giornata può essere una grande fonte di relax e godimento, ma la caffeina contenuta in esso può portare a stati di ansia, nervosismo, aumentare la pressione del sangue e accelerare il battito cardiaco.
Quanto tè bere al giorno quindi? La risposta è…dipende! Dipende dal tè: ci sono opinioni contrastanti in merito, e alcuni studi sostengono che si possano bere anche dieci tazze di tè al giorno. In realtà sarebbe preferibile far riferimento ai contenuti di caffeina nel tè che si sta bevendo: il Ministero della Salute consiglia, per un adulto, di attenersi a dosi singole di caffeina fino a 200 mg, ovvero di 3 mg per kg di peso, eccetto per la sera. Dosi singole di 100 mg di caffeina alla sera possono infatti influire sul corpo. L’EFSA, secondo il report del Ministero della Salute, riporta che l’assunzione di caffeina fino a 400 mg al giorno, distribuita nel corso della giornata, non comporta problemi o controindicazioni per elementi adulti sani. Secondo queste quantità dunque si potrebbero consumare tranquillamente diverse tazze di tè al giorno, dato che il contenuto dei tè varia generalmente dai 15 ai 70 mg per tazza. Ciò non toglie che esistono alcune eccezioni di tè che ne contengono di più!
Per assumere tè più poveri di teina e poter bere più tazze di tè al giorno, consigliamo di bere tè di seconda infusione, in quanto nella prima le foglie avranno rilasciato molta della loro teina. È necessario inoltre capire la propria resistenza alla teina, iniziando col bere poche tazze al giorno, in piccole dosi, di foglie lasciate in infusione per brevi periodi. Leggi la nostra guida sulla preparazione della tazza di tè perfetta!
Come regola generale, è dunque bene non esagerare con il tè, e mantenersi entro le dosi consigliate, ascoltando anche il proprio corpo e le sue reazioni alla bevanda. Ma qual è il momento migliore per bere tè? I contenuti di caffeina (o teina) nel tè sono uno dei principali responsabili degli effetti collaterali relativi alla sua assunzione, facendo del tè un eccitante e stimolante. È bene dunque evitare, nel caso si soffra di insonnia, di consumare il tè alla sera o nel tardo pomeriggio, ma di bere tè al mattino oppure nel primo pomeriggio. Tra le controindicazioni del bere troppo tè vi è anche la riduzione dell’assorbimento del ferro, causata dagli antiossidanti: per mitigare questo effetto si consiglia di bere il tè lontano dai pasti, in particolare tè molto antiossidanti come il tè verde.
Questa regola non è generale: in Oriente, come in Cina ed in Giappone, dove il tè è consumato regolarmente da anni, e preparato secondo metodi tradizionali che permettono di ottenere un’infusione perfetta, il tè viene spesso bevuto per accompagnare i pasti, o poco dopo il pasto, come un caffè. In realtà quando bere tè dipende soprattutto dalla tipologia di tè scelto: ci sono tè più robusti come i tè Darjeeling o i Pu Erh adatti ad essere bevuti al mattino, per offrire una carica di energie ed accompagnare colazioni sostanziose, tè ricchi di teina che è preferibile bere a stomaco pieno, tè più leggeri come alcuni tè verdi che aiutano la digestione, e che quindi dovrebbero essere consumati dopo i pasti.
Sono in molte le persone che iniziano a bere tè verde per i suoi benefici sulla salute, e anche per i miti riguardanti le sue proprietà: il tè verde è un ottimo alleato dell’organismo, antiossidante e benefico per la salute cardiovascolare ma berne in quantità eccessive non aiuta necessariamente l’organismo, anzi. Molti preferiscono il tè verde credendo abbia meno caffeina: in realtà esistono tè verdi con contenuti di teina decisamente più elevati rispetto al tè nero o al tè bianco, dunque anche bere tè verde potrebbe portare apporti eccessivi di caffeina nel corpo, pari agli altri tè o addirittura superiori. Si consiglia di non superare mai le dosi consigliate di 5 tazze giornaliere di tè verde, ed anche in questo caso di ascoltare i bisogni del proprio corpo e come lo metabolizza. Tra le principali controindicazioni del tè verde, è importante ricordare che il tè verde riduce l’assorbimento del ferro, essendo ricco di flavonoidi, dal potere antiossidante. Per mitigare questo effetto, è preferibile bere tè verde lontano dai pasti. Il tè verde inoltre contiene fluoro, utile per la salute di unghie e ossa, ma che in quantità eccessive nell’organismo può causare diverse patologie a carico dell’apparato osseo.
Il tè matcha, spesso apprezzato per le sue proprietà benefiche grazie al contenuto di antiossidanti, agli effetti sulla digestione e al contenuto di vitamine, tuttavia si tratta di un tè ad altissimo contenuto di caffeina e polifenoli, e berne troppo può risultare in palpitazioni, battito cardiaco accelerato, ed avere interazioni negative con eventuali farmaci.
Durante l’estate e le giornate particolarmente calde si tende a preferire il consumo di tè freddo, che per molti diventa una vera e propria dipendenza grazie al sollievo e al potere rinfrescante. Tuttavia un eccessivo consumo di tè freddo può avere dei rischi importanti per la salute: è solo di qualche anno fa la diagnosi di dialisi permanente di un americano causata dal consumo giornaliero di quattro litri di tè freddo. La causa è principalmente da afferire al contenuto di ossalati, composti in cristalli aghiformi presenti in particolar modo nel tè nero, che una volta assunti si legano ai minerali e formano dei sali che impediscono l’assorbimento, e riducono dunque i minerali a disposizione del corpo che entra in stati di carenza, che portano a diverse patologie. Quando gli ossalati si legano al calcio, inoltre, si accumulano nelle vie urinarie e causano i calcoli renali. Ma quanto tè freddo si può bere quindi? Qualche bicchiere di tè freddo al giorno è difficile che causi problematiche di questo tipo, ma come per qualsiasi cibo o bevanda, attenti a non esagerare: un consumo si 500 mg al giorno di ossalati è perfettamente nella norma, da bilanciare tra i vari alimenti e bevande della propria dieta.
I tè in bustina sono prodotti industriali, realizzati spesso con ingredienti di bassa qualità, avanzi di polvere e foglie di tè rotte scarto dei tè sfusi: ma oltre alla qualità dubbia, il tè in bustina fa male alla salute?
La bassa qualità influisce sull’infuso in maniera importante: le piccole particelle e la polvere sono prive della maggior parte degli oli essenziali e delle sostanze nutritive che fanno del tè una bevanda benefica per il corpo, inoltre nelle bustine le foglie non si aprono completamente, ma quando vengono preparate queste rilasciano più tannini, e fanno del tè in bustina un infuso più amaro. Il tè ha inoltre tempi prestabiliti di conservazione, mentre le bustine di tè restano sugli scaffali dei supermercati per mesi.
Uno studio della “Environmental Science and Technology” della American Chemical Society condotto presso la McGill University di Montreal ha inoltre dimostrato come le bustine di tè in nylon e polietilene tereftalato rilascino nell’infuso miliardi di microplastiche e nanoplastiche, sebbene non sia stato dimostrato se queste siano dannose per la salute. Uno studio condotto presso l’università di Derby, nel Regno Unito, ha inoltre studiato gli effetti del tè sull’organismo, in particolare relativamente all’effetto del fluoro, contenuto in quantità esagerate in molti tè in bustina. L’assunzione eccessiva di fluoro potrebbe causare indebolimento delle ossa, dolore cronico, fluorosi e danni al sistema nervoso. Secondo lo studio inglese molti tè in bustina conterrebbero il 75-120% in più della dose quotidiana di fluoro consigliata, e le case produttrici di tè in bustina non sono tenute a rivelare i livelli di fluoruro nei loro tè, per questo è importante prestare attenzione anche all’acqua con cui si prepara il tè, dato che spesso è ricca di fluoro. Scopri tutto ciò che c’è da sapere sull’acqua per preparare il tè e su come influisce sulla preparazione di una tazza di questa bevanda.
Noi di Terza Luna siamo amanti del tè, e ne promuoviamo la qualità, importando dalle migliori coltivazioni e tea gardens attorno al mondo tè di grande pregio, esclusivamente sfusi, in foglia, tè biologici la cui lavorazione, trasparente e spesso artigianale è attestata e certosina, svolta dai tea masters più esperti, per permetterti di godere del piacere di una buona tazza di tè senza preoccupazioni o affanni.
Abbiamo selezionato oltre 700 prodotti di finissima qualità scelti tra decine di produttori sparsi in tutto il mondo. Terza Luna è il punto di riferimento per tutti gli appassionati di tè, erbe e spezie.
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